Quesito pubblicato su ISF2007/3-d

L’ufficio cimiteriale del Comune di … desidera sapere se è corretta la procedura di esumazione, da lui effettuata, di seguito dettagliatamente esposta:
1) prima si procede alla rimozione di marmi ed ornamenti dalla tomba;
2) due settimane dopo la rimozione, si invia una raccomandata ai parenti per definire il giorno di esumazione e le pratiche per la scelta della collocazione definitiva;
3) alle 8.30 del giorno dell’esumazione i familiari convocati si recano con gli operatori al quadrato dell’esuma-zione ed assistono alla stessa, suddivisa nelle seguenti fasi: l’operatore si cala nella fossa e toglie il coperchio, cerca la targa di riconoscimento e controlla con i documenti in possesso dei familiari se la salma corrisponde, dopo di che procede all’esumazione vera e propria (le ossa vengono poi raccolte alla presenza dei familiari, depositate nelle cassette di zinco e poi saldate per essere tumulate).


Risposta:
Attualmente è il sindaco del Comune che regola le esumazioni ordinarie (art. 82 comma 4 del D.P.R. 285/90), con specifica ordinanza, sempre ché il regolamento comunale di polizia mortuaria non abbia dato una cornice più dettagliata in sede locale. Per cui è necessario seguire ciò che il Comune ha stabilito.
Se la procedura che è prevista è quella descritta, va bene seguirla.
A livello nazionale non è nemmeno stabilito che deve essere avvisato il parente.
Non c’è nessuna norma che obblighi il parente a presenziare alle operazioni di scavo. Anzi, vi sono norme da seguire nei lavori che rendono ben difficile che un parente possa stare vicino a mezzi operativi (D.Lgs. 626/94) ed inoltre c’è il buon senso che fa sì che situazioni emotivamente difficili (quali quelle connesse alla esumazione di una persona cara) non debbano essere acuite da procedure che determinino troppa vicinanza tra il parente ed il cadavere esumato.


Norme correlate:
dpr90-285_82

Riferimenti:

Parole chiave:
CADAVERE-esumazione,CADAVERE-ossa,CADAVERE-tumulazione,SEPOLCRO-polizia mortuaria


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