Quesito pubblicato su ISF2000/2-o

Il Comune di … chiede come possa essere risolto il problema relativo ai decessi nel fine settimana, allorquando diviene estremamente difficile rintracciare il medico di famiglia, con la conseguenza che non si è in grado di portare la dichiarazione di morte con il relativo modello Istat compilato allo stato civile del Comune entro le 24 ore previste. Il Comune fa rilevare che il medico necroscopo, interrogato in merito a tale circostanza, afferma che non rientra fra i sui compiti quello di compilare tale documento. Il Comune di … vorrebbe che il modello Istat venisse controsiglato dal medico necroscopo. È una procedura corretta?

Risposta:
In merito al quesito relativo a chi competa la dichiarazione di morte e la compilazione del modello ISTAT nel caso in cui sia impossibile rintracciare il medico di famiglia del defunto occorre fare subito una distinzione: 1) il modello ISTAT deve essere compilato dal medico che ha assistito la persona defunta o, in caso di decesso senza assistenza (1) medica, dal medico necroscopo e consegnato all’ufficiale di stato civile entro le 24 ore dal decesso (ai sensi dell’art.103, lett.a] del RD 27 luglio 1934, n.1265, Approvazione del testo unico delle leggi sanitarie). Tale omissione è punita con una sanzione amministrativa compresa fra le 20.000 e le 200.000 lire (cfr. art.103 RD 1265/1934); 2) la dichiarazione o avviso di morte deve essere presentata all’ufficiale di stato civile dai congiunti o dai conviventi col defunto o da persone informate del decesso (ad esempio i dirigenti di ospedali, case di riposo, gli impresari funebri ecc.) non oltre le 24 ore dal decesso in osservanza di quanto stabilito dall’art.138 del RD 9 luglio 1939, n.1238, Ordinamento dello stato civile. L’omissione di tale denuncia determina l’applicazione di una sanzione amministrativa compresa fra le 4.000 e le 40.000 lire (ex art.196 RD 1238/39). In relazione al quesito relativo all’eventuale controsigla del medico necroscopo in calce ad ogni modello ISTAT, si è del parere che non si tratti di una procedura corretta. La funzione del certificato necroscopico e del modello ISTAT non consente contaminazioni di sorta. Il primo, infatti, è volto ad accertare l’evento morte e ad escludere la presenza di eventuali indizi di reato, il secondo invece ha lo scopo di attestare la causa di morte. Nella prassi è comunque invalso l’uso di fornire al medico necroscopo una copia del modello ISTAT compilato dal medico curante per conoscenza. Per chiarire le procedure è utile che si effettui un incontro fra i soggetti istituzionalmente preposti al ricevimento di tali informazioni/certificazioni e l’Ordine dei Medici, ai fini dell’emanazione da parte di quest’ultimo di circolare illustrativa delle corrette procedure e delle possibili sanzioni. (1) La circolare del ministero della sanità 24 giugno 1939, n.24 al punto 2.3. dispone che per assistenza medica debba intendersi la conoscenza da parte del medico curante del decorso della malattia, indipendentemente dal fatto che il medico abbia o meno presenziato al decesso. Pertanto dovrà essere compilato dal medico necroscopo solamente il modello ISTAT relativo a persone per le quali sia impossibile per varie ragioni stabilire quale sia il medico competente.

Norme correlate:
Art 103 di Regio Decreto n. 1265 del 1934
Art 72 di Decreto Presidente Repubbl

Riferimenti:

Parole chiave:
CADAVERE-accertamento necroscopico,VARI-causa di morte


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