Lombardia: utilizzo di loculi aerati per tumulazione aerata

Domanda

È possibile usare loculi, attualmente liberi, applicando tecniche di tumulazione aerata, per seppellire resti mortali inconsunti derivanti da esumazione?

Risposta

La reinumazione di resti mortali (da esumazione o da estumulazione) è una facoltà.
Senza ombra di dubbio, è risolutivo l’avvio a loro cremazione, non dissenzienti i familiari o comunque gli aventi titolo.
È possibile anche la loro tumulazione, meglio se aerata, a certe condizioni.
Negli ultimi anni, con l’aumento in certe aree del Paese dell'incidenza della cremazione, si possono presentare situazioni di eccedenza di disponibilità di loculi.
La tumulazione aerata è una soluzione pensata in caso di sepoltura di cadavere immediatamente dopo il funerale.
In questo modo, i processi aerobici in tale periodo vengono accentuati e proseguono per un arco di tempo utile a favorire la scheletrizzazione della salma.
Nel caso di resti mortali - con trasformazioni cadaveriche in adipocera - l’aerazione può contribuire solo parzialmente alla ripresa di processi di scheletrizzazione.
L’apporto positivo è, invece, maggiore in caso di resti mortali con parti molli, ma certamente l'aerazione non è risolutiva come se si procedesse a cremazione.
In sostanza, l’aerazione favorisce nel tempo, parzialmente, la scheletrizzazione, ma soprattutto l'eliminazione delle parti molli.
Ciò detto, se i familiari o gli aventi titolo sono contrari alla cremazione e non vi sia possibilità di procedere ad inumazione, la tumulazione aerata diventa un'opzione possibile.
Meglio se fatta con abbondante addizione di sostanze biodegradanti al momento della tumulazione e con aggiunta di liquidi (acqua).
Consapevoli che, anche con una permanenza di dieci anni in tumulo aerato, l’esito scheletrizzante è possibile, ma non certo.
Si aggiunge che è opportuno che il resto mortale sia prelevato dall'originaria cassa e collocato in altro contenitore, poggiato su distanziatori dal fondo. Ciò favorisce l’aerazione dorsale del resto mortale stesso e, come detto, è determinante che i processi cadaverici possano riprendersi con l’addizione di sostanze a base enzimatica.
Si consiglia, inoltre, di effettuare la collocazione del resto mortale in camera mortuaria del cimitero, lasciandolo a coperchio aperto e con addizione di sostanze biodegradanti.
È utile lasciare in tale situazione il resto mortale un'intera notte, con finestre aperte, in modo che vi sia il massimo di ossigenazione prima di chiudere il coperchio e procedere alla tumulazione aerata vera e propria.
Per la ripresa dei processi putrefattivi del resto mortale è determinante eliminare ogni barriera all’ossigenazione interna alla bara.
Sono, quindi, da evitare materassini, veli coprisalma, lenzuoli avvolgenti il corpo, per ovvi motivi.
Dal punto di vista regolamentare la possibilità di tumulazione aerata di resti mortali provenienti da esumazione o estumulazione in un comune lombardo la può prescrivere il sindaco con apposita ordinanza sindacale, che regola le esumazioni e le estumulazioni.
Vi è però da osservare il punto 3 dell’allegato III del reg. reg. Lombardia 4/2022 laddove è scritto:
“I loculi aerati devono essere realizzati in aree appositamente destinate dal piano cimiteriale, in manufatti di nuova costruzione o ristrutturati.”