Domanda
Nel regolamento di polizia mortuaria comunale una disposizione prevede l'utilizzo di una certa tipologia di materiale per le lapidi da apporre e relativi arredi.
Si chiede conferma del fatto che non esista attualmente legislazione che regoli la competenza d'intervento del Comune e/o del gestore del servizio.
Inoltre, che mezzi ha il gestore del cimitero nei confronti dei dolenti, per far valere la propria condizione legittima di intervento e imposizione?
Ciò al fine di ottenere l'adeguamento della situazione esistente all'uniformità nella scelta e posa di arredi ed accessori standardizzati.
Risposta
Non esiste norma che imponga di utilizzare una determinata tipologia di materiali e oggettistica.Generalmente le soluzioni individuate nei diversi Comuni sono le seguenti:
- norme tecniche attuative di piano regolatore cimiteriale (che però non vanno nel dettaglio, come da voi esistente).
La norma tecnica rimanda poi a deliberazione di Giunta, determina dirigenziale, regolamento comunale per i dettagli.
Questi possono variare nel tempo, in relazione all'evoluzione di materiali e preferenze;
- progettazione del complesso architettonico.
In fase di approvazione del progetto di realizzazione, si arriva al dettaglio sia per le caratteristiche della lapide, sia per quelle dell'oggettistica.
Ciò per garantire una progettazione uniforme dell'insieme e non lasciare troppa libertà a chi acquista una concessione o a marmisti;
- regolamento di polizia mortuaria comunale che entra nel dettaglio o lascia a determina dirigenziale il dettaglio;
- determina dirigenziale che fissa le caratteristiche.
Una volta fatta la scelta (nel vostro caso il regolamento) occorre farla rispettare.
Il sistema è un'istanza per la collocazione dell'oggettistica, che esplicitamente riferisca la necessità di seguire le prescrizioni dettate dal regolamento comunale.
Nell'autorizzazione comunale alla collocazione va specificato anche cosa succede in caso di inadempienza.
Cioè l'applicazione della sanzione prevista nel regolamento comunale in caso di violazione e la diffida al ripristino secondo quanto autorizzato.
Il gestore ha il compito di istruttoria e di segnalazione all'Amministrazione comunale delle violazioni regolamentari intervenute.
Compete all'Amministrazione comunale comminare e incassare la relativa sanzione amministrativa (in genere attraverso l'ufficio di polizia urbana).