Domanda
Una salma deceduta nel 2003 è stata inizialmente tumulata in un cimitero.
Poi successivamente estumulata per essere traslata nel cimitero del Comune, dove attualmente si trova in attesa di sistemazione.
I familiari chiedono ora di cremare detta salma.
Il Comune chiede se l’autorizzazione alla cremazione può essere rilasciata.
Risposta
Sì. Tra l’altro il paragrafo 4 della circolare Min. Sanità 31/7/1998, n. 10 lo esplicita con chiarezza.Devono però essere osservate le norme specifiche in materia, trattandosi di cremazione di cadavere.
È cremazione di resto mortale/salma inconsunta se tumulato da più di 20 anni o inumato da più di 10 anni.
Occorre l'espressione di volontà alla cremazione di tutti gli aventi titolo (o la volontà – testamentaria o con iscrizione ad associazione per la cremazione – del de cuius).
Gli aventi titolo sono in ordine:
a) il coniuge (e solo lui se ancora in vita);
b) a scalare, in assenza di coniuge superstite, gli ascendenti ed i discendenti di primo grado;
c) in assenza del primo grado, il secondo grado e così via in funzione di quanto stabilito dall’art. 79 D.P.R. 285/90;
d) sono essenziali le certificazioni di cui ai commi 4 e 5 dell’art. 79.
- del: 2006 su: Cremazione per: Italia Tag: Cremazione | Cremazione-autorizzazione alla cremazione | Quesiti | resti mortali in: ISF2006/4-e Norma: DPR 285/1990, art. 79