[Fun.News 3516] I contenuti della rivista I Servizi Funerari 19/4 di Ottobre-Dicembre 2019

Si informa che i principali contenuti degli articoli presenti nella rivista I Servizi Funerari (ISF 4/2019), relativa ai mesi Ottobre-Dicembre 2019, sono i seguenti, oltre alle solite rubriche di notizie dall’Italia e dal mondo, le risposte ai quesiti e la rassegna dei commenti e relative risposte di maggiore interesse pubblicate su www.funerali.org.
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Ripartire dalle basi
di Antonio Dieni – PAG. 2
È di tutta evidenza che il nostro ordinamento funebre, cimiteriale e della cremazione debba essere profondamente modificato. Il livello statale si fonda ancora sui precetti primo-novecenteschi (quando non ancora pregressi) di un regio decreto dalla vene-randa età di ottantacinque anni e su un regolamento ministeriale che si avvia a compierne trenta. I (pochi) inserti di questo secolo (cfr. la L. 130/2001) ancora oggi risultano ancora privi di una compiuta armonizzazione con il resto delle norme statali.. (ecc…)

Riproduzione e morte. Spunti di riflessione sulla naturalità della fine ultima
di Elena Messina – PAG. 15
Come è noto, la vita di ogni uomo si costruisce a partire dalla condivisione di regole sociali culturali, comportamenti convenzionali; un soggetto isolato non può mai né nascere né sussistere. Al contrario, la morte è precisamente ciò che sospende, in eterno, proprio la legge di condivisione: i viventi giungono fino all’estrema soglia, e da quel momento, solitudine e isolamento divengono le uniche compagnie dei deceduti.

Il settore funerario come servizio pubblico locale a rilevanza sociale: quale futuro?
di Carmelo Passalacqua – PAG. 18
Con questo breve articolo, che rappresenta anche una forma di saluto agli amici, con i quali l’autore ha con-diviso problemi e soddisfazioni, e un commiato con i lettori della rivista, Passalacqua ripercorre velocemente gli anni trascorsi alla direzione dei servizi funerari del Comune di Trento. Evidenzia, pertanto, quanto realizza-to in termini qualitativi nell’offerta del servizio ai cittadini, nella consapevolezza, che Trento rappresenta una piccola realtà, nello scenario nazionale, e quindi poco significativa per una emulazione o esportazione del mo-dello, ma egualmente utile a far comprendere come una gestione appassionata in economia dei servizi funebri e cimiteriali può essere una soluzione controcorrente.

Le istruzioni per la corretta gestione del crematorio quale momento di importanti interrogativi in cerca di risposte
di Valeria Leotta – PAG. 24
Nello scorso mese di maggio, a Roma, si è tenuta l’ultima giornata dei corsi organizzati per diffondere la conoscenza presso gli operatori dell’ambito funerario, in particolare per il personale dei crematori in quanto diretti interessati, associati e non ad Utilitalia-SEFIT e FIC, delle “Istruzioni operative per la corretta gestione dei crematori” elaborate, in via di autoregolamentazione, dalle predette organizzazioni, maggiormente rappresentative del settore cremazionista. L’illustrazione del contenuto del protocollo operativo, durante i quattro incontri, svoltisi dall’inizio del 2019, è stata l’occasione per stimolare un confronto tra gli operatori dei più importanti centri urbani del Centro-Nord Italia. Presenti anche alcune prime esperienze del Sud.

XXI Relazione del Commissario Straordinario del Governo per le Persone Scomparse. Analisi di un percorso lungo 12 anni, risultati raggiunti e prospettive future.
I Semestre – 2019 (Estratto)
– PAG. 27
Il legislatore 12 anni fa ha introdotto una nuova figura nel nostro panorama istituzionale, già peraltro molto variegato: il Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, appunto.
Intuizione geniale, invero, perché la scomparsa di una persona è un evento di per sé difficile da inquadrare, può essere collegato ad un reato, o ad un problema sanitario o sociale o politico-internazionale e, quindi, richiede un approccio e strumenti straordinari.

Illegittimità della preferenza territoriale come criterio di affidamento di un servizio
Circolare SEFIT Utilitalia n. 1358 del 05/07/2019– PAG. 31
Il giudice amministrativo ha ritenuto illegittima la previsione di territorialità per violazione dei principi di libera concorrenza e parità di trattamento. Si tratta di una clausola irragionevole in quanto avente carattere preclusivo della partecipazione di operatori, in contrasto con i principi europei di libera concorrenza e di massima partecipazione i quali vietano appunto ogni discriminazione dei concorrenti in base all’elemento territoriale. Discriminazione che ha l’effetto di favorire determinati operatori a discapito di altri sulla base della mera localizzazione territoriale, e senza che vi sia giustificazione o proporzionalità rispetto ad un certo interesse ritenuto prevalente.

Nuovo regime fiscale per il servizio di illuminazione votiva cimiteriale
Circolare Utilitalia SEFIT n. 1364 del 16/07/2019 – PAG. 36
In base alla nuova normativa, il servizio di illuminazione votiva è qualificato come attività di commercio al minuto soggetta all’obbligo di certificazione del corrispettivo mediante scontrino o ricevuta fiscale e all’obbligo di emissione di fattura elettronica solo qualora richiesta dal cliente al momento di effettuazione dell’operazione.

Statistiche sulle cremazioni effettuate in Italia nel 2018 e aggiornamento di quelle svolte nel 2017
Circolare Utilitalia SEFIT n. 1374 del 01/08/2019 – PAG. 40
Nel 2018 risultano autorizzati e operanti n. 83 impianti di cremazione in Italia (79 nel 2017).
In questi impianti si sono effettuate nel 2018 183.146 cremazioni di cadaveri (170.903 del 2017, dato rettificato). A tali valori sono da sommare 37.538 cremazioni di resti mortali nel 2018 (a fronte di 36.425 nel 2017).
Pertanto, nei crematori italiani si è effettuato nel 2018 un totale di 220.684 cremazioni.

La profondità della fossa
di Sereno Scolaro – PAG. 44

La funzione dell’inumazione è, comprensibilmente, quella di consentire lo svolgersi degli ordinari processi tra-sformativi cadaverici, collegandosi anche alla durate delle inumazioni, fissata in 10 anni (art. 75 r.d. 8 giugno 1865, n. 2322, sopra citato), anche se questo (art. 70, comma 1) prevedesse che ogni Comune dovesse disporre di uno o più “… cimiteri di una estensione sei volte maggiore dell’area necessaria per seppellire il numero presunto dei morti di ciascun anno”, cosa che porterebbe a valutare che il turno ordinario di rotazione fosse di 6 anni, elemento che ha portato (Circolare n. 21169-8 del Ministero dell’Interno, in data 30 settembre 1870. Avvertenze sulla polizia igienica dei cimiteri, Punto IV) a parlare di un rinnovo delle fosse.

La circolazione dei titoli concessori di sepoltura è ancora ammissibile? (ipotesi residuali, postume e rarefatte)
di Carlo Ballotta – PAG. 50

In tema di concessioni cimiteriali si è in presenza di una gamma di frammenti, una sorta di mix tra diritto pubblico e privato, una di ordine patrimoniale (pur se finalizzata allo scopo sepolcrale) e l’altra di tipo personale, come appartenenza ad una determinata famiglia, tutte parti integranti di un diritto al plurale, tripartito, [secondo la felice formula del Prof. G. Musolino], quale è lo jus sepulchri, che risentono di differente regolazione, ratione materiae. L’eventuale disponibilità della prima (sempreché sia pienamente disponibile) non comporta necessariamente effetti sulla seconda, a causa della diversità di natura e funzione ultima vincolata all’accoglimento dei defunti.

Un immenso ossario sotterraneo
di Emanuele Vaj – PAG. 55
Il casus belli ebbe luogo il 30 maggio 1780, quando si verificò un incidente spettacolare: una pioggia fitta fece crollare parte del lato meridionale del Cimitero degli Innocenti e centinaia di corpi invasero i locali di una cantina adiacente, incrinando anche altre pareti vicine. Il muro franato limitava una fossa comune profonda più di 15 metri, aperta circa sei mesi prima per ricevere a 1,800 salme e che non aveva resistito alla pressione.

 

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