[fun.news.043] A Salsomaggiore il congresso della FEDERCOFIT, ovvero il funeral pride

Si è svolto a Salsomaggiore il 1^ congresso della FEDERCOFIT, a distanza di un anno e mezzo dalla sua costituzione. Dopo il saluto del Presidente Bevilacqua e la relazione di apertura del segretario Caciolli, ha fatto seguito la relazione del coordinatore dell’ufficio giuridico Melis. FEDERCOFIT si consolida sul territorio nazionale, estendendo la propria area di influenza oltre che nel Nord anche in alcune Regioni del Centro. Caciolli ha invitato FENIOF, definita la Federazione storica delle imprese di onoranze funebri e SEFIT, che rappresenta il “pubblico”, ad uno stesso tavolo per definire politiche comuni per il settore funerario italiano. Melis ha individuato la strategia: dopo aver definito già defunto lo schema di regolamento di polizia mortuaria nazionale, che non potrà vedere la luce prima della fine di questa legislatura e che necessariamente dovrà fare i conti con la tornata elettorale, ha identificato nella formazione di un DDL parlamentare (con la tecnica della legge delega) e in un Decreto legislativo curato dal Governo, la strada per la soluzione dei problemi del settore funerario italiano. Linee guida nazionali, con parte di dettaglio affidata alle regioni, per la regolamentazione dell’attività funebre. Ai Comuni il solo compito di attuare e controllare quanto stabilito dalle leggi nazionali e regionali. Il regolamento di polizia mortuaria dovrebbe invece limitarsi ai soli aspetti strettamente sanitari. Gli ha fatto eco il segretario della FENIOF, Samoggia invitato al congresso. Sarà compito degli Organi della FENIOF valutare possibilità di tavoli comuni. Non vede nulla di diverso, nei contenuti, da quanto da anni la FENIOF sta dicendo. La stessa proposta di tavolo unico della categoria era già stata lanciata in passato da FENIOF col nome di FORUM. Secondo Samoggia la proposta Melis fa tornare indietro la categoria di 30 anni, visti i risultati ottenuti con ben 4 DDL sullo status dell’operatore funebre, che da oltre 20 anni la FENIOF sta portando avanti in Parlamento senza successo. L’idea di usare il vettore del regolamento di polizia mortuaria nazionale era sembrata valida. Certo che se tarda ad essere emanato la situazione peggiora ogni giorno di più, sia nel campo cimiteriale, sia in quello funebre, dove la concorrenza, in assenza di regole certe si fa sempre più aspra. Samoggia rivendica la giustezza della linea della FENIOF, che è per far approvare il regolamento così com’è, salvo per alcune parti che non condivide per le quali adire le vie giudiziali per farlo cambiare una volta emanato. È poi intervenuto Fogli della SEFIT, anch’egli invitato ai lavori. Dopo aver chiarito il senso delle proposte emerse al seminario di Roma del 29.9.00, cioè cimiteri gestiti nelle forme consentite dalla nuova riforma dei servizi pubblici locali, chiarezza sulla eliminazione della privativa nel trasporto funebre con specifica norma di legge, mantenimento dei diritti fissi o comunque degli introiti ad essi connessi, ha preso una chiara presa di distanza dalle proposte della FEDERCOFIT. Ha ricordato inoltre che le nuove posizioni del “pubblico” tengono conto del dibattito parlamentare in corso, ma sono un segnale alle controparti per favorire l’approvazione del regolamento con le poche modifiche che ne conseguono. È ben strano che FEDERCOFIT si fregi del titolo di chi è riuscita a bloccare l’uscita di un regolamento governativo, che mantiene in difficoltà tutto il settore e che nel contempo il Governo si faccia complice di questi ritardi. La SEFIT ritiene un errore ripartire da capo con DDL (sia esso delega o legge a pieno titolo) per definire lo status degli operatori funebri. Lo schema di regolamento di polizia mortuaria viene dato troppo precocemente per morto. È invece di questi giorni lo sblocco da parte del Ministero dell’interno con la emanazione del parere relativo. Si è consapevoli che i tempi sono stretti per emanare il regolamento prima della fine di questa legislatura, ma è compito di tutto il comparto tentare di farlo. Il regolamento infatti non può essere ascritto ad una parte politica o all’altra, è semplicemente un provvedimento di cui sentiamo tutti la necessità e adesso o dopo le elezioni questo verrà fuori. Se non uscirà un regolamento nazionale, saranno i Comuni ad introdurre, per quanto in loro potere, con regolamenti comunali le novità. Dopo si sono susseguiti alcuni interventi, tra cui quello di Cerato di Milano, Pedretti di Assovotivi e la replica di Melis. Forti le critiche contro il No profit, accusato di concorrenza sleale, le imprese pubbliche devono avere lo spazio che si guadagneranno senza favoritismi, accuse di 3 Italie, dove le imprese funebri per poter lavorare sono costrette talvolta a sotterfugi (leggasi mance o peggio: “non siamo corruttori, siamo piuttosto dei concussi” ha tuonato qualcuno), con disparità di trattamento da parte dei Comuni fra imprese da loro partecipate o controllate e le imprese private. Le imprese funebri vogliono gestire i crematori, fare funeral home, gestire cimiteri. Cerato ha definito il regolamento attuale un testo frutto della “catto-comunista” Bindi e come tale deve essere cambiato. Il testo attuale è troppo sbilanciato a favore dei pubblici e la FENIOF si è appiattita sulle posizioni della SEFIT. Pedretti ha specificato che l’Assovotivi appoggia sia le richieste della FEDERCOFIT che quelle della FENIOF. Ciò che conta è che non debbano essere i Comuni a stabilire cosa fare nei cimiteri, ma ogni cittadino deve essere libero di scegliere gli arredi tombali che vuole. Basta ai Comuni che vogliono imporre in nome della semplicità cimiteri a verde, bronzi sui loculi standardizzati. Melis ha concluso ricordando che i marmisti ed i bronzisti sono la categoria più penalizzata dallo schema di regolamento. Anche l’azione ipotizzata dalla SEFIT con i regolamenti comunali non lo convince, perché opererebbero in una materia dove c’è una riserva di legge. Al termine del dibattito, che è stato riconosciuto da tutti gli intervenuti franco e capace di fare chiarezza sulle rispettive posizioni, si sono avute le elezioni degli organi FEDERCOFIT che, sono stati riconfermati.

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