Roma: cimitero Prima Porta, sequestrato parte dell’impianto dove vengono depositate le bare

Ieri, 11 febbraio 2021, la procura di Roma ha posto sotto sequestro una parte dei capannoni dove vengono depositate le bare in attesa di sepoltura o cremazione al cimitero Flaminio (noto anche come cimitero di Prima Porta) di Roma.

Il sequestro è stato compiuto ad opera dei carabinieri del Comando di Prima Porta, su indicazione del pm Antonella Nespola.
Sembra che dai rilevamenti effettuati si sia trovata una situazione igienicamente non confacente: in alcuni capannoni, sono state trovate urna cinerarie aperte o rotte, resti ossei e ceneri sparse. E anche la pulizia lasciava parecchio a desiderare.
Il magistrato, alla luce dell’ispezione, ha disposto il sequestro di questa porzione del cimitero di Prima Porta.

I Carabinieri hanno pure controllato il forno crematorio e il ciclo dei rifiuti da questo derivante, in particolare quelli connessi alla manutenzione in corso ad una o più linee di cremazione dell’impianto.
Il parziale sequestro disposto dal Pubblico Ministero, che traspare da notizie di stampa, non dovrebbe causare uno stop alle operazioni cimiteriali, vista la situazione emergenziale in cui versa la struttura cimiteriale della capitale.
Ma al momento la situazione è fluida, poiché ieri sera l'ispettorato del cimitero Flaminio (Prima Porta) ha comunicato alle agenzie funebri romane che «per sopraggiunti motivi tecnico-organizzativi sono sospese le tumulazioni, inumazioni e affidi urne cinerarie sino a nuova comunicazione».

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