Il solito aumento del costo dei fiori in occasione della Commemorazione dei Defunti

Aumenti record in vista della festa del 2 novembre. Anche quest’anno costerà molto alle famiglie italiane andare a trovare i propri cari a causa della tendenza al rialzo dei prezzi che si stanno registrando nei giorni che precedono la ricorrenza. Dall’indagine a campione effettuata nelle principali città italiane emergono speculazioni che non risparmiano chi soffre per aver perso i propri cari.
Una sola rosa, in questi giorni, può arrivare a costare fino a 4,5 euro, se acquistata nei pressi di un cimitero. La media comunque è di 3,60 euro, +4,2% rispetto al 2009. Ma se raffrontato con il mese di settembre l’incremento sale del 450%.
Contribuenti.it ha, infatti, rilevato che il prezzo di una rosa nel mese di settembre era di 1 euro.
“La festa dei morti – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – è vissuta dai vivi come la festa delle speculazioni. I fiori freschi, diversamente dagli altri beni, non possono che essere acquistati in loco, essendo beni deperibili”.
Alla speculazione dei fiori si aggiunge quella dei lumini che vengono accesi sulle tombe, che sono passati da 1,20 euro del 2009 a 2,60 del 2010, con un aumento del 120%.
Secondo le stime di Contribuenti.it, ogni famiglia italiana sosterrà una spesa media di 18,50 euro per ricordare i propri cari.
Una speculazione da 330 milioni di euro che i contribuenti italiani subiscono, molto spesso, senza neanche ottenere, all’atto dell’acquisto, uno scontrino fiscale.
‘Dall’analisi degli studi di settore – conclude Carlomagno – emerge che i fiorai, unitamente agli antiquari e tassisti dichiarano guadagni vicino alla soglia della povertà’.

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