Critiche per la scarsa manutenzione al Verano

Repubblica, Cronaca di Roma, del 10 marzo 2013, dedica alla situazione manutentiva e gestionale del cimitero del Verano di Roma un paio di pagine, dalle quali si trae:

“Chi volesse concedersi un tour nel cimitero monumentale della capitale alla ricerca delle tombe dei famosi, o più semplicemente andare a trovare un parente scomparso, si prepari al peggio. Lastre di pietra divelte, lavori in corso mai completati, fontane colme di muschio e melma scura. Il primo impatto è sconfortante. E prolungando la visita per qualche minuto l’impressione peggiora. Spogliato negli anni della maggior parte di capitelli e sculture dai tombaroli e insudiciato dal guano degli storni, giorno dopo giorno il cimitero nel cuore della capitale sembra perdere la propria aura di sacralità. Tanto che un senzatetto non si è fatto problemi ad allestire un rifugio di fortuna nel sarcofago della tomba di Trilussa. Quella toccata in sorte al poeta romano scomparso nel 1950, la rampa Caracciolo, è tra le zone più degradate dell’intero complesso inaugurato nel 1812.”

Prova a replicare, in una intervista nella stessa giornata e pubblicata sullo stesso giornale il 10 marzo 2013, il Direttore dei Servizi cimiteriali di AMA Roma, Vittorio Borghini:

Ricavare almeno due milioni di euro dall’asta per i loculi da riassegnare e rilanciare la manutenzione del Verano. “Fondi importanti – spiega il direttore di Ama cimiteri Vittorio Borghini – perché qui ci si autofinanzia e gli edifici più antichi vanno ristrutturati”. Ma i problemi da risolvere sono tanti. Primo tra tutti quello degli storni.”Questo inverno abbiamo contato 5 milioni di storni. Un record: non succedeva dal ’97.” E alla domanda: “Tra gli altri ospiti del Verano, sembrano esserci i senzatetto”, Borghini risponde: “Posso assicurare che sono state già rimosse e le guardie giurate tengono sotto controllo ogni entrata. Ma i clochard possono essere attirati dai bagni del cimitero e qualche presenza può sfuggire”.

I tagli ai budget comunali, la crisi economica che riduce le entrate da concessione cimiteriale e incentiva di fatto il ricorso alla cremazione, possono influire soprattutto sul delicato equilibrio dei cimiteri storici e monumentali. Quel che avviene ed avverrà sempre più frequentemente nei cimiteri (si vedano anche le critiche condizioni di un altro cimitero invidiatoci da tutto il mondo per la preziosità delle tombe in esso contenute, come lo Staglieno di Genova) è il lento declino e il peggioramento delle condizioni manutentive, se non interverranno in tempi rapidi sia decisioni delle Amministrazioni comunali (individuando delle priorità nell’allocazione delle risorse), sia norme statali meno penalizzanti per i Comuni e che affrontino una volta per tutte la problematica manutentiva dei sepolcri (che si ricorda sono per lo più in concessione a privati) sia infine un cambio di mentalità del management cimiteriale, che – come in altri Paesi colpiti da fenomeni recessivi – trovi soluzioni adeguate alle mutate condizioni storiche.

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  1. La mattina del 10 marzo 2013, alla presenza del presidente di Ama Piergiorgio Benvenuti, 30 scout Fse distretto Roma Est hanno dedicato una giornata alla tutela del bene pubblico supportando 5 operatori della squadra Decoro Ama nella consueta attivita’ di pulizia del Cimitero Monumentale del Verano. I 30 giovani scout, a cui Ama ha fornito tutte le attrezzature necessarie all’intervento (rastrelli, pale, sacchi, scope), hanno dato il loro apporto nella pulizia dell’ingresso Monumentale e della zona dei Colombari nella quale l’azienda ha anche utilizzato 2 mezzi a vasca e 1 idropulitrice.

    “Desidero ringraziare i giovani che questa mattina hanno voluto dedicare il loro tempo libero – sottolinea il Presidente di Ama, Piergiorgio Benvenuti – ad aiutare i nostri operatori nello svolgimento del servizio di pulizia all’interno del Cimitero Monumentale del Verano. L’attenzione mostrata questa mattina dagli scout per un luogo cosi’ importante che custodisce la memoria dei nostri cari e’ la testimonianza che anche le nuove generazioni hanno a cuore la tutela del bene pubblico”.

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