Ma guarda!

Secondo la Procura di Venezia sarebbero i titolari dell’Ivep i responsabili dei danneggiamenti verificatisi nel corso del 2009 ai danni di alcune imbarcazioni del servizio per il trasporto funebre in centro storico, nell’ambito di quella che era stata definita la “guerra del caro estinto” conseguente alla liberalizzazione del settore.

Il pm Giorgio Gava ha chiuso le indagini preliminari con una richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Giuseppe e Giovanni Bernardi, ai quali contesta il reato di illecita concorrenza con violenza e minaccia, punito dall’articolo 513 bis del codice penale con pene da due a sei anni di reclusione. Un primo vaglio delle ipotesi di accusa verrà effettuato dal giudice Maria Rosaria Minutolo nel corso dell’udienza preliminare fissata per il prossimo 16 giugno 2011.

Ad individuare i Bernardi come i presunti responsabili degli atti di danneggiamento sono stati i carabinieri di Venezia, i quali hanno raccolto numerosi indizi contro di loro. Innanzitutto vi sono le deposizioni rese da alcuni dei concorrenti, i quali hanno riferito delle presunte minacce ricevute; poi gli investigatori hanno ricostruito, episodio per episodio, una serie di elementi che portano a puntare l’indice sui titolari della società che fino al 2008 ha operato il servizio di trasporto funebre in città in regime di esclusiva, sulla base di un contratto con l’amministrazione comunale. Parti offese nel procedimento penale sono lo stesso Comune di Venezia, la società Veritas e i titolari dell’impresa di pompe funebri Soffiato.

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