Anche il Cristo sacrificato in nome della pubblicità di una impresa funebre

L’agenzia funebre di Caraglio (Cuneo) ha deciso di donare al Comune di Caraglio 40 nuovi crocefissi, da appendere alle mura scolastiche. La notizia arriva dopo poco tempo della polemica che ha agitato tutta l’Italia, Caraglio compresa, circa l’opportunità o meno di mantenere i crocefissi appesi alle mura delle scuole pubbliche per legge. Nello scorso consiglio comunale di Caraglio, su proposta del consigliere Simone Sava, era passato un ordine del giorno “In difesa del crocefisso”. Unici contrari, i consiglieri d’opposizione Parola Sergio, Albino Gosmar e Aurelio Blesio. E proprio quest’ultimo si era domandato perché “solo ora ci si accorge della presenza dei crocefissi. Non vorrei si trattasse di un uso strumentale della religione da parte di partiti politici come la Lega Nord, dato che i crocefissi a Caraglio non sono in ogni aula scolastica e nessuno fino ad ora se n’è mai lamentato”. “Soddisfatto e umanamente riconoscente” si è dichiarato il vice-sindaco Isaia per il dono della impresa funebre, sicuro che questo “rappresenti la miglior risposta alle critiche di Blesio”, il quale definisce “semplicemente patetica la questione, come patetici sono i suoi protagonisti, che non si rendono conto di insultare il significato del crocefisso stesso”. Resta da sentire cosa ne pensa ilk parroco del paese di questa invasione di campo e di come anche il Cristo sia ora sacrificato in nome della pubblicità.

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