L’Orestea di Archivo Zeta al Cimitero militare germanico della Futa

ImageL’Orestea di Archivo Zeta con la regia di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni, al Cimitero militare germanico della Futa, progettato da Dieter Oesterlen, è un’esperienza unica. Il 13-14-15 agosto si parte da Bologna con un pullman per lo spettacolo, in collaborazione con Bè – Bologna Estate: informazioni e prenotazioni Archivio Zeta

La potete vedere in tre serate, dedicate rispettivamente a Agamennone, Coefore, Eumenidi (con inizio alle 18), scritte dal poeta di Eleusi nel 458 a. C., o ricomposta in un’unica trilogia, che inizia alle quattro del pomeriggio e va a finire nel buio (l’11 agosto). La secca, dura parola di Eschilo risuona, nella bella, moderna, tagliente traduzione di Federico Condello, tra le montagne, senza microfoni, accompagnata da musica fatta di battere di ciottoli, di sfregamento di lamiere, di percussioni, di suoni simili a quelli dell’acqua, del vento, del tuono, inventata in stringente dialogo con le parole da Patrizi Barontini e suonata da Luca Ciriegi e Duccio Bonciani.

La guerra, le sue conseguenze. I morti che ritornano. Agamennone ucciso per vendicare il sacrificio di Ifigenia, la figlia più amata di Clitemnestra, e altri oscuri, lontani omicidi. Un soldato, prima ancora, che torna dal fronte dopo dieci anni, con un cappottone e un elmo pesto, come un milite in fuga da un 8 settembre di sempre. I morti che riappaiono, che parlano, che incombono. Bestie macellate. Come quei giovani dell’ultima leva tedesca, 1944, che giacciono nella collina, coll’odore di nepitella e qualche fiorellino lilla nell’erba profumata.

La tragedia prosegue, dopo una pausa, con la vendetta. Oreste arriva sulla collina, con Pilade, guidato da uno spettro, come il suo discendente Amleto (e le portatrici di offerta al morto, coefore, somigliano alle streghe di Macbeth, oltre che a eternamente sconsolate donne in lutto di qualche sud interiore). Ora siamo in un campo del cimitero. La prospettiva tra noi, i personaggi e il fondale costituito dal sacrario è piena di quelle lapidi. Coefore agita un sogno che turba di notte Clitemnestra, quella che ha armato la mano di Egisto: un serpente, nato dal suo ventre, le morde mortalmente il seno, mentre ne sugge il latte. I fantasmi ritornano, e lei cerca di placarli ordinando offerte.

In scena, splendidi, professionisti e non professionisti: Enrica Sangiovanni, Gianluca Guidotti, Marianna Cammelli, Luigia Savoia, Giulia Piazza, Rosanna Marcato, Giovanna Villa, Alfredo Puccetti, Gianni Piazza e Luciano Ardiccioni, che con la sua barba bianca, gli occhi ghiaccio e il volto scavato da rughe e abbronzatura dà corpo alla solennità sacrificale di Agamennone e al tormento del vecchio Oreste delle Eumenidi. Dedicato alla memoria di Franco Belli, professore di economia a Siena, poeta, attore di Archivio Zeta.

PER BOLOGNA ESTATE RITROVO IN PIAZZA MALPIGHI A/R ORE 16.00/21.30
Per le repliche 13 agosto AGAMENNONE – 14 agosto COEFORE – 15 agosto EUMENIDI sarà attivo un servizio di pullman A/R per il Cimitero della Futa (FI) con partenza da Bologna – Piazza Malpighi.
Costo pacchetto pullman+spettacolo: 30€ prenotazioni 334 9553640

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