SEFIT, con propria circolare pn 2137 del 18/10/2022, ha comunicato i limiti tariffari massimi valevoli per il territorio nazionale dal 1° gennaio 2023.
Quest’anno il Governo ha comunicato gli obiettivi di finanza pubblica con la NADEF 2022, aggiornando il TIP come segue:
– 2022: con la presentazione della NADEF 2021 (settembre 2021) è stato inserito il tasso di inflazione programmato per il 2022 pari a 1,5%. La turbolenza inflattiva ha fatto sì che il TIP 2022 fosse rivisto dall’1,5% inizialmente al 5,4% con DEF 2022 (aprile 2022) e poi con la NADEF 2022 (settembre 2022), conclusivamente portato al 7,1%;
– 2023: con la pubblicazione della NADEF 2022 (settembre 2022), è stato inserito il tasso di inflazione programmata per il 2023 pari a 4,3%.
Per effetto delle variazioni sopra specificate, si è quindi aggiornata la base di calcolo 2020-2022 su cui applicare poi l’incremento del tasso di inflazione programmata 2023. Questo perché, nella situazione congiunturale degli ultimi anni, il Governo adegua nel tempo l’inflazione tendenziale e l’inflazione prevista (talvolta con valori più alti e talaltra con valori più bassi), con aggiustamenti successivi.
Il moltiplicatore da applicarsi alla tariffa base del 2006 riportata nel D.M. 16 maggio 2006 diviene conseguentemente 1,3488408.
Quindi le tariffe massime a far data dal 1 gennaio 2023 (con aliquota IVA al 22% laddove applicabile) sono le seguenti:
*IVA nel caso in cui sia applicabile cioè laddove non vi sia una esenzione oggettiva o soggettiva | |||
Tariffa massima | Imponibile | Iva (22%)* | Totale |
---|---|---|---|
Cadavere | 573,19 | 126,10 | 699,29 |
Resti mortali | 458,55 | 100,88 | 559,43 |
Parti Anatomiche | 429,89 | 94,58 | 524,47 |
Feti | 191,06 | 42,03 | 233,09 |
Dispersione | 231,60 | 50,95 | 282,55 |
Si ricorda, inoltre, che si è ancora in attesa di definizione, da parte del Ministero dell’Interno, del riallineamento periodico tra inflazione reale e inflazione programmata (riallineamento da anni rimandato per effetto di provvedimenti specifici o per ritardo). Quando tale D.M. verrà emanato si procederà a comunicare le conseguenti variazioni.
ho ricevuto un preventivo da impresa di pompe funebri (F.G. nel Lazio) per un funerale per cremazione a 2.300 euro con destinazione il cimitero flaminio Roma (cassa economica per cremazione e documentazione inerente le autorizzazioni cremazione) partendo da un comune del viterbese. Però non mi invia la copia della fattura di AMA per gli oneri alla cremazione.
E’ giusto insospettirsi e come posso procedere per garantirmi la cosa
Senta l’ufficio cremazione di AMA Roma https://www.cimitericapitolini.it/servizi/servizi-cimiteriali/35-cremazione.html
Purtroppo in questi ultimi tempi si sono avute indagini della Magistratura per truffe a danno di cittadini. Ove avesse ancora dei dubbi dopo aver sentito l’ufficio AMA Roma non esiti a segnalare ai Carabinieri i suoi dubbi. Potrebbero anche risolversi facilmente.
Prezzi AMA 2019:
Cremazione salma residente con urna AMA € 767,64;
non residente urna privata € 740,04;
non residente urna Ama 823,92;
Non residente Urna privata 796,32
La cremazione (Art. 12 legge di conversione n. 440/1987) è, e rimane, servizio pubblico locale a titolo oneroso per il cittadino utente, ai sensi del combinato disposto tra l’art. 1 comma 7-bis Legge 28 febbraio 2001 n. 26 e l’art. 5 comma 1 Legge 30 marzo 2001 n. 130)
Con il D.M. 1 luglio 2002 emanato ex art. 5 comma 2 Legge n. 130/2001, il Governo ha fissato alcuni parametri economici, come il tetto massimo della somma esigibile dal gestore dell’impianto crematorio, per ogni singola incinerazione effettuata.
Spetta poi alla politica tariffaria di ciascun Comune, sede di tempio crematorio, modulare la tariffa da applicare concretamente (sconto per i residenti, ad esempio, o prezzo pieno per i non residenti).
Qui si entra nel difficile perchè l’urna (= contenitore di ceneri con le caratteristiche tecnico-costruttive di cui al paragrafo 14 della Circ. Min. Salute 24 giugno 1993 n. 24), purchè semplice, sobria e funzionale, detta altrimenti come sistema di raccolta delle ceneri, è già compresa nel prezzo della cremazione, proprio ai sensi del D.M. 1 luglio 2002.
Il dolente è comunque libero di acquistare una diversa urna, magari di pregio, presso un rivenditore di articoli funerari (di solito: l’impresa funebre cui è stato commissionato il servizio esequiale).
Purtroppo noi delle onoranze funebri a milano non possiamo farci niente.. la tassa è fissa e non la decidiamo noi. A volte i clienti ci chiedono perchè dell’aumento, ma non sono le agenzie funebri che alzano il prezzo aimè
Una buca in giardino e si risparmia.
Ancora più semplice: un salto dentro al caminetto acceso e via
salve . le tariffe per estero dove si possono leggere e il prezzi variano da città a città. da firenze a tirana albania quando potrebbe il costo ? se per favore ci potrebbe dare una risposta in merito saluti
x Miri. Consigliamo di farsi fare un preventivo da 3 diverse imprese funebri di Firenze o dintorni.
X Christian,
mi scuso per il ritardo con cui rispondo: non è mia abitudine, ma sono stato, mio malgrado coinvolto in altre faccende “necroforiche”, le quali mi hanno, obtorto collo, distratto da questa mia rubrica di contatto con l’utenza del blog.
L’urna, specie se di materiale pregiato, esteticamente molto curata e liberamente scelta dai dolenti, in sostituzione del modesto “bussolotto” (ma efficientissimo e molto funzionale) fornito d’ufficio dall’impianto di cremazione non è compresa nella tariffa ministeriale, in quanto è un articolo funerario comunemente acquistabile e soggetto, pertanto, ai prezzi di mercato, così come non sono contemplati, in sede della formazione della tariffa stessa, gli oneri del trasporto funebre dal comune di decesso alla volta del forno crematorio, in quanto essi possono variare molto rispetto a distanza da coprire, tipologia del trasporto, automezzi e personale impiegati nel trasporto stesso. Si tratta, infatti, di servizi e forniture a titolo esclusivamente oneroso per il richiedente.
Queste due voci extra fanno lievitare, in modo anche esorbitante, i costi. Se poi dovessero persistere gravi dubbi sulla regolarità fiscale delle operazioni c’è sempre la Guardia di Finanza!
Buongiorno
La ditta delle pompe funebri a portato mio Padre a cremarlo a Montecorvino (SA) , e la fattura di cremazione salma e servizi è di 737,705 euro +60 euro l’urna che da listino ho visto che costa 20 euro, ma su questo non voglio portare l’attenzione, ma è il prezzo della cremazione che non accetto, visto quello che dice La norma sui massimi tariffari (D.M.1 luglio 2002 emanato in attazione dell’Art. 5 comma 2 Legge 30 marzo 2001 n.130) ha valore nazionale ed unificante (si tratta di una delle poche disposizioni della Legge n.130/2001 davvero attuate ed effettivamente in vigore). Ho chiamato il forno crematorio chiedendo un preventivo per sapere cosa mi avrebbero risposto, e non danno risposte a privati. Cosa posso fare?
Salve, specifico che vivo all’estero da tantissimi anni e non so piú come girano le cose in Italia.
È appena morta una mia zia a Torino, mi zio mi ha detto che per la cremazione, il funerale (al crematorio) e la messa gli hanno chiesto 7 mila euro. A me sembra tantissimo, penso che se ne approfittino perché é anziano e ovviamente essendogli morta la moglie non é in una situazione di grandissimo stress.
Mi sapete dire se é una cifra ragionevole o se lo stanno imbrogliando?
Grazie di cuore
Beh, prima di tutto mi chiedo perché qualche famigliare non l’ha accompagnato a combinare il funerale visto chr riconosci che per una serie di motivi non era nelle migliori condizioni.
Le tariffe variano molto da regione a regione e anche da comune a comune, però settemila euro mi sembrano tanti. Dalle mie parti (prov. Mo. Re.) Si può avere un ottimo servizio analogo con poco più della metà…
x cristiano
chiedi quando costa il solo forno poi vedi quanti km. devono percorrere andata e ritorno e poi ti potremmo dire se sei stata truffato.
saluti
X Cristinano,
la Redazione di questo sito non entra volutamente nel merito delle politiche dei prezzi adottate dalle singole imprese funebri, sono tuttavia d’uopo alcune osservazioni:
1) il D.M. 1 luglio 2002 emanato in attuazione dell’Art. 5 comma 2 Legge n. 130/2001 nel fissare il tariffario massimo per la cremazione (la quale, ex Legge n. 440/1987, al pari dell’inumazione è servizio pubblico locale, ancorchè a titolo oneroso per l’utenza) considera alcune prestazioni proprie delle operazioni di cremazione, tra cui appunto l’abbruciamento del feretro in apposito forno, la vagliatura delle ceneri con loro relativa frantumazione in una polvere finissima ed il confezionamento delle stesse in un’urna purchè semplice, resistente ed infrangibile, avente cioè tutte le caratteristiche tecniche di cui al paragrafo 14 della Circ. Min. 24 giugno 1993 n. 24.
2) nella tariffa non sono certo compresi fornitura di eventuale urna di pregio (a completo carico dei richiedenti) e soprattutto gli oneri economici da sostenere per il trasporto funebre. Ora, Suo Padre è deceduto all’Estero, in Egitto, Stato Sovrano che aderisce alla Convenzione Internazionale di Berlino del 10 febbraio 1937 sui trasporti mortuari internazionali. Bene, l’Accordo di Berlino reso esecutivo in Italia con il Regio Decreto N.1379/1937 e recepito nell’ordinamento interno di polizia mortuaria attraverso l’Art. 27 del DPR 10 settembre 1990 n. 285 prevede procedure molto complesse per il rilascio del passaporto mortuario, tra cui l’impiego di un cofano funebre lignea in legno massello dal generoso spessore foderato internamente con una controcassa di metallo (zinco o, più raramente piombo). Quindi è corretto l’obbligo, riferitoLe dall’impresa titolare del trasporto, di adoperare un doppio feretro confezionato con il nastro di zinco.
3) Il rilascio del passaporto mortuario (= autorizzazione al rimpatrio della salma) è a titolo oneroso e sconta diversi passaggi amministrativi soggetti a diverse imposte e tasse (bollo, diritti di segreteria, diritti fissi) proprio per l’iter autorizzativo così articolato e, se vogliamo, invero, un po’farragginoso.
4) Nessun impianto di cremazione sito in Regione Lombardia è abilitato dalla Regione (per effetto di provvedimenti miopi e localistici sotto il profilo gestionale del fenomeno funerario) a cremare feretri costituiti dalla doppia cassa di legno e metallo, ecco perchè sia stato scelto il forno crematorio di Verbania.
L’agenzia di pompe funebri mi chiede 1700 euro per la sola cremazione di mio padre, giustificando un prezzo così alto perchè la cassa a dir loro è zincata. Mio padre è morto in vacanza in Egitto, le autorità erano state avvisate che il corbo in italia sarebbe stato cremato. Vorrei sapere se il prezzo è corretto tenendo presente che dalla provincia di Milano la salma verrà trasportata fino al forno di Verbania.
Grazie
La norma sui massimi tariffari (D.M.1 luglio 2002 emanato in attazione dell’Art. 5 comma 2 Legge 30 marzo 2001 n.130) ha valore nazionale ed unificante (si tratta di una delle poche disposizioni della Legge n.130/2001 davvero attuate ed effettivamente in vigore).
Il gestore dell’impianto deve attenersi a questi limiti, che fissano un “tetto” ma mantiene un certo margine di discrezionalità: ad esempio potrebbe modulare la tariffa con un consistente sconto per favorire la cremazione dei resti mortali, oppure graduarla in base ai tempi di attesa (esempio: la cremazione eseguita direttamente, lo stesso giorno di accoglimento del feretro costa X se i dolenti hanno voglia e tempo di aspettare qualche giorno sarà praticato un prezzo più basso del valore di Y.
Occorre, pertanto, sincerarsi sulle tariffe fissate da ciascun impinato di cremazione, ma ribadisco il concetto, il gestore non può ulteriormente discostarsi dal massimo applicabile di Euro 578, 59 praticando una tariffa più alta, la ri-determinazione della stessa, pertanto, può sì avvenire, ma solo verso il basso. Si tratta, infatti, di una scelta di natura politica, laddove l’amministrazione decidesse di incentivare la cremazione nel proprio bacino d’utenza.
L’uso della cella frigorifera è solitamente a titolo oneroso, così come quello della camera mortuaria cimiteriale, per il calcolo della tariffa giornaliera vale quanto detto prima, si tratta, in effetti, di una valutazione discrezionale da farsi, per sempre, alla luce dell’Art. 117 D. LGS n. 267/2000.
Ciao, al forno crematorio di “La Maddalena” (ot) il costo per una cremazione di cadavere è di circa 650.00 € iva inclusa, al quale va aggiunto € 10.00 per ingresso non residenti e altri 10.00 euro per ogni giorno di conservazione feretro in cella prima della cremazione….è normale?
La norma sui massimi tariffari (D.M.1 luglio 2002 emanato in attazione dell’Art. 5 comma 2 Legge 30 marzo 2001 n.130) ha valore nazionale ed unificante (si tratta di una delle poche disposizioni della Legge n.130/2001 davvero attuate ed effettivamente in vigore).
Il gestore dell’impianto deve attenersi a questi limiti, che fissano un “tetto” ma mantiene un certo margine di discrezionalità: ad esempio potrebbe modulare la tariffa con un consistente sconto per incentivare la cremazione dei resti mortali, oppure graduarla in base ai tempi di attesa (esempio: la cremazione eseguita direttamente, lo stesso giorno di accoglimento del feretro costa X se i dolenti hanno voglia e tempo di aspettare qualche giorno sarà praticato un prezzo più basso del valore di Y.
Occorre, pertanto, sincerarsi sulle tariffe applicate da ciascun impinato di cremazione.
i prezzi della cremazione di resti, inseguito a estumulazione, variano da regione a regione o da provincia a provincia? se sì, quali sono le tariffe per le provincie di Padova e di venezia ?
Grazie
le spese sostenute per la cremazione sono detraibili ? grazie
Si, ma all’interno delle spese relative al funerale
Queste tariffe saranno in vigore anche per l’ anno 2010?
No. Le tariffe massime per il 2010 sono cambiate a far tempo dal 1 gennaio 2010. Le può trovare sulla Circolare SEFIT Federutility n. 2040 del 22/07/2009
ADEGUAMENTO DEI VALORI TARIFFARI MASSIMI PER LA CREMAZIONE ANNO 2010.
La circolare è reperibile nei siti seguenti: http://www.federutility.it http://www.sefit.eu per gli associati alla SEFIt, oppure su http://www.euroact.net per gli iscritti.