Il Comune di ………… chiede se sia possibile, per ridurre il peso dei feretri, porre dei limiti di spessore massimo all’interno del regolamento di polizia mortuaria comunale.
Risposta:
Si ritiene che nell’ambito del Comune l’autonomia regolamentare propria dell’E.L. possa consentire di inserire detto limite. In altri termini si potrebbe prevedere uno spessore massimo delle pareti di legno e/o un peso massimo del feretro (legno + zinco). A detto limite non sarebbero da assoggettare ne’ i feretri in arrivo da fuori Comune, ne’ quelli in partenza per fuori Comune.… ... Leggi il resto
Tag: IMPRESA FUNEBRE
Cassazione civile, Sez. III, 12 maggio 1993, n. 5416
Norme correlate:
Art 2043 Regio Decreto n. 262/1942
Massima:
Cassazione civile, Sez. III, 12 maggio 1993, n. 5416
Le spese funerarie che costituiscono debito di valuta nei rapporti fra committente e l’impresa che si sia occupata delle onoranze funebri, peraltro, allorché se ne riconosca la derivazione causale di un illecito, rientrano nell’ambito del danno extracontrattuale, per cui deve essere loro riconosciuta la natura di debito di valore, come tale soggetto a rivalutazione monetaria.
Testo completo:
Cassazione civile, Sez.… ... Leggi il resto
Cassazione penale, Sez. II, 2 novembre 1992
Norme correlate:
Art 56 Regio Decreto n. 1398/1930
Art 62 Regio Decreto n. 1398/1930
Massima:
Cassazione penale, Sez. II, 2 novembre 1992
Integra il delitto di tenuta estorsione la condotta di chi – nella specie necroforo presso ospedale – induca i familiari di persona deceduta a non servirsi di impresa di pompe funebri, perché indicata come abusiva, circostanza non corrispondente al vero, ed indichi strumentalmente altra impresa, correlativamente formulando al titolare della prima, dopo le rimostranze di questi, richiesta di denaro (“ed a me questi chi me li da’?”… ... Leggi il resto
Cassazione penale, Sez. VI, 7 giugno 1991
Norme correlate:
Art 319 Regio Decreto n. 1398/1930
Art 323 Regio Decreto n. 1398/1930
Massima:
Cassazione penale, Sez. VI, 7 giugno 1991
Costituisce atto contrario ai doveri d’ufficio quello del dipendente di ospedale che avverta sollecitamente gli impresari delle pompe funebri del decesso imminente o già avvenuto dei ricoverati. (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso avverso ordinanza di riesame confermativa di quella del g.i.p. – che aveva disposto la sospensione dal pubblico servizio di ausiliaria socio-sanitaria, di infermiere professionale e di portiere al passo carraio, che ricevevano compensi dai predetti impresari, in relazione al delitto continuato di corruzione propria – e indicativa del diverso reato di abuso d’ufficio ex art.… ... Leggi il resto
Cassazione civile, Sez. Unite, 22 maggio 1991, n. 5787
Norme correlate:
Art 2598 Regio Decreto n. 262/1942
Art 1 Regio Decreto n. 2578/1925
Art 2 Regio Decreto n. 2578/1925
Art 3 Regio Decreto n. 2578/1925
Art 7 Regio Decreto n. 2578/1925
Art 8 Regio Decreto n. 2578/1925
Riferimenti: Foro it. 1992; I; 2204
Massima:
Cassazione civile, Sez. Unite, 22 maggio 1991, n. 5787
Non costituisce, di per sé, concorrenza sleale l’assunzione, da parte di un comune, di un servizio (nella specie, pompe funebri) non incluso tra quelli che, a norma di legge, devono essere gestiti dagli enti locali territoriali.… ... Leggi il resto
TAR Lombardia, Sez. III, 16 aprile 1991, n. 144
Norme correlate:
Art 26 Decreto Legislativo n. 112/1998
Art 163 Decreto Legislativo n. 112/1998
Art 115 Regio Decreto n. 773/1931
Riferimenti: Riv. giur. circol. trasp. 1992, 382 (s.m)
Testo completo:
TAR Lombardia, Sez. III, 16 aprile 1991, n. 144
Le imprese di onoranze funebri devono munirsi della licenza di cui all’art. 115 T.U. 18 giugno 1931 n. 773 soltanto qualora intendano svolgere opera di intermediazione del disbrigo delle pratiche amministrative normalmente correlate al decesso su richiesta e per conto dei familiari della persona defunta, rientrando invece nella competenza del Comune il rilascio dell’autorizzazione al mero trasporto della salma dal luogo di decesso a quello di tumulazione, nonché quella inerente al commercio di feretri e degli altri articoli mortuari.… ... Leggi il resto
Cassazione civile, Sez. Unite, 22 dicembre 1989, n. 5776
Norme correlate:
Capo 10 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990
Massima:
Cassazione civile, Sez. Unite, 22 dicembre 1989, n. 5776
Qualora il comune affidi al privato, con contratto qualificato come appalto, l’esecuzione continuativa, e con corrispettivo predeterminato, di prestazioni attinenti a propri compiti istituzionali, quali il servizio di nettezza urbana, la manutenzione di strade municipali, la custodia e manutenzione di cimiteri, la domanda con la quale detto privato dedica la ricorrenza, al di là della suddetta qualificazione, di un rapporto di lavoro subordinato, e faccia valere diritti ad esso inerenti, spetta alla cognizione esclusiva del giudice amministrativo, atteso che, a prescindere dal fondamento nel merito dell’indicata deduzione, prospetta la costituzione di un rapporto di pubblico impiego, in relazione a prestazioni lavorative subordinate, stabilmente inserite nell’ambito dell’organizzazione dell’ente territoriale e per il perseguimento della sua finalità istituzionale.… ... Leggi il resto
Cassazione civile, Sez. lav., 5 novembre 1986, n. 6470
Norme correlate:
Art 2070 Regio Decreto n. 262/1942
Riferimenti:
Cassazione civile, Sez. lav., 5 novembre 1986, n. 6470
Il principio costituzionale della libertà sindacale non esclude che l’appartenenza ad una determinata categoria professionale, ai fini dell’applicazione di un contratto collettivo post-corporativo, debba pur sempre essere condizionata all’attività effettiva esercitata dall’imprenditore, il quale non può, con l’arbitraria contemporanea iscrizione anche ad altre associazioni ed attraverso la ricezione di altri contratti collettivi, pretendere di sottoporre i rapporti di lavoro costituiti con taluni suoi dipendenti a regolamentazioni diverse e meno favorevoli, atteso che il criterio fissato dall’art.… ... Leggi il resto
Cassazione civile, Sez. lav., 7 marzo 1986, n. 1531
Norme correlate:
Art 2094 Regio Decreto n. 262/1942
Art 2222 Regio Decreto n. 262/1942
Massima:
Cassazione civile, Sez. lav., 7 marzo 1986, n. 1531
Il criterio di differenziazione tra lavoro autonomo e lavoro subordinato risiede nel fatto che nel primo oggetto della prestazione è il risultato di un’attività organizzata che il prestatore d’opera si impegna a fornire con i mezzi che ritiene più opportuni; mentre nel secondo è la prestazione delle energie lavorative che il prestatore d’opera pone a disposizione del datore di lavoro ed effettua sotto le direttive, la vigilanza e il controllo di quest’ultimo nell’ambito dell’organizzazione dell’impresa.… ... Leggi il resto
Risoluzione Ministero Finanze n. 501398 del 06/12/1973 – IVA. Esenzioni. Servizi di onoranze funebri
Risoluzione, Ministero Finanze, 1973
Risoluzione allegata
Norme correlate:
Art 1 di Decreto Presidente Repubblica n. 633 del 19720
Risoluzione del Ministero delle Finanze n. 501398 del 06/12/1973 Ministero delle Finanze Tasse e Imposte Indirette sugli Affari IVA. ESENZIONI. SERVIZI DI ONORANZE FUNEBRI. Con istanza diretta alla scrivente la Federazione in oggetto – premesso che rappresenta, a livello nazionale, le imprese di pompe funebri – ha chiesto taluni chiarimenti in ordine all’applicazione dell’I.V.A. Innanzitutto giova premettere che, attesa l’ampia dizione della norma, l’esenzione prevista per i “servizi di pompe funebri” dal punto 13 dell’art.… ... Leggi il resto