TAR Lombardia, Sez. III, 19 giugno 2006, n. 1458

Riferimenti: T.A.R. Puglia Bari, sez. I, 11 settembre 2003, n. 3315; T.A.R. Puglia Lecce, sez. II, 3 gennaio 2001, n. 28; Consiglio di Stato, sez. VI, 23.2.1999, n. 194; sez. V, 19.9.1995, n. 1319; T.A.R. Lombardia, sez. IH, 23.12.1999, n. 5049

Testo completo:
TAR Lombardia, Sez. III, 19 giugno 2006, n. 1458
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA LOMBARDIA, Sezione III
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2006/3-f

Il Comune di …, sito in Lombardia, deve dare l’autorizzazione all’esercizio di attività funebre ad una impresa che l’ha richiesta. Tale impresa possiede tutti i requisiti, tranne quelli formativi relativi al personale e ciò perché non esistono ancora corsi in materia e conseguentemente possibilità di sostenere esami. Il Comune può rilasciare egualmente l’autorizzazione per impossibilità di ottemperare alla norma?

Risposta:
La Regione aveva previsto questa eventualità. Infatti il comma 7 dell’art. 32 del Regolamento della Regione Lombardia 6/04 consente una deroga, fino al 9/2/2010: a) per il direttore tecnico con più di 5 anni di esperienza (anche come somma tra periodi con diversi datori di lavoro, ma sempre con quella qualifica) o l’operatore funebre con più di 2 anni di esperienza (anche in questo caso come somma di periodi diversi, ma sempre per attività per la quale si chiede la formazione) si consente di non fare aggiornamento ed esami sulla parte pratica (che ovviamente già conoscono, data l’esperienza dimostrata con apposite dichiarazione dei datori di lavoro).... Leggi il resto

TAR Campania, Sez. II, 15 giugno 2006, n. 1044

Testo completo:
TAR Campania, Sez. II, 15 giugno 2006, n. 1044
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania
Sezione Seconda di Salerno
ha pronunziato
SENTENZA
sul ricorso n. 3214/2004 R.G., proposto da Damiano A e Sabatino F. & C. s.n.c.,
in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’avvocato Raffaella Di Mauro, elettivamente domiciliato in Salerno, alla via Risaie n. 20, presso lo studio del difensore;
contro
il Comune di Pagani, in persona del Sindaco p.t.,… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2006/2-b

Il Responsabile dell’Ufficio cimiteriale del Comune di … , sito in Lombardia, pone il seguente quesito: Dal 10 febbraio le ditte di onoranze funebri con sede commerciale nel Comune sono tre. Cosa deve fare per autorizzare il singolo trasporto funebre richiesto da una di queste 3 ditte? Le ditte devono ricevere dal Comune un’autorizzazione comunale eIx novo per poter operare, oppure tale autorizzazione non è necessaria ed il Comune dovrà solo, alla scadenza del termine di due anni di cui all’art.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2006/1-i

In riferimento al Regolamento regionale lombardo 6/04 (art. 35, comma 3), si chiede di conoscere cosa debba intendersi per gestione del servizio mortuario e in particolare se in tale ipotesi rientri la gestione di camera mortuaria all’interno di strutture sanitarie.

Risposta:
Il “Servizio mortuario” è quello che normalmente viene detto “camera mortuaria” dell’ospedale e della struttura sanitaria. In proposito si rimanda alla definizione generale contenuta nell’allegato relativo al “servizio mortuario” del D.P.R. 14 gennaio 1997 (in G.U.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2006/1-g

Che requisiti deve avere una impresa funebre con sede in Lombardia che vuole aprire una seconda se-de in Emilia Romagna? Tale seconda sede non può essere considerata secondaria, con quindi i requisiti di un solo direttore tecnico (visto che la sede principale con requisiti e autorizzazione esiste già)?

Risposta:
L’impresa funebre in questione deve avere i requisiti previsti da tutte e due le normative regionali se intende effettuare l’esercizio di attività funebre in ambedue le regioni (per cui il massimo tra quanto previsto nell’una e nell’altra regione).... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2006/1-c

In questo Comune, sito in Lombardia, il trasporto funebre all’interno del territorio comunale viene esercitato in privativa ed affidato in concessione a terzi fino al 31/12/2007. Cosa succede dopo il 10/2/2005: decade tutto e qualsiasi impresa in possesso dei requisiti potrà effettuare tale servizio?

Risposta:
Per effetto dell’art. 33, comma 1 del Regolamento regionale 6/04 il trasporto funebre può essere svolto, a partire dal 10/2/2005, oltre che dal soggetto concessionario comunale, anche da esercenti l’attività funebre.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2006/1-b

Nei casi in cui sussiste ancora la privativa, è legittimo sostenere che per incaricato al trasporto (effettuato in Emilia Romagna) si debba intendere l’impresa di onoranze funebri a cui è stato commissionato il servizio, invece che l’impresa che materialmente lo svolge (stante le oggettive difficoltà da parte della prima nel determinare la identità del defunto, l’uso di cofano appropriato e adeguatamente confezionato)?

Risposta:
La privativa, finché esistente, determina in capo al soggetto titolato l’obbligo di provvedere a tutte le incombenze connesse con il trasporto di cadavere.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2006/1-a

Il Comune di …, sito in Lombardia, chiede se può già autorizzare l’attività funebre.

Risposta:
Una impresa in possesso dei requisiti richiesti da L.R. Lombardia 22/03 e Regolamento 6/04 può chiedere di essere autorizzata all’esercizio dell’attività funebre a partire dal 10/2/2005. Deve però avere tutti i requisiti richiesti. L’impresa richiedente deve disporre in via continuativa di almeno 5 soggetti (cioè titolare/direttore tecnico e 4 operatori funebri) e di una sede commerciale nel Comune in cui si chiede l’autorizzazione.... Leggi il resto

TAR Basilicata, 16 febbraio 2006, n. 100

Norme correlate:
Art 1 Legge n. 241/1990
Decreto Legislativo n. 267/2000
Art 163 Decreto Legislativo n. 112/1998

Testo completo:
TAR Basilicata, 16 febbraio 2006, n. 100
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA BASILICATA
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso proposto da Mauro Villone rappresentato e difeso dall’Avv. Felice Pali e con lo stesso elettivamente domiciliato in Potenza alla via del Popolo n. 62
CONTRO
Il Comune di Armento in persona del sindaco p.t.,… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2005/4-e

Se un soggetto privato (con sede in Lombardia) vuole iniziare l’attività dopo il 10/02/05 può richiedere solo la licenza di vendita e di pubblica sicurezza ed appoggiarsi poi ad un centro servizi per il trasporto?

Risposta:
Si, è possibile svolgere una delle attività disgiunte e rivolgersi ad altro soggetto in grado di garantire il trasporto funebre. Tale soggetto deve essere dal 10/2/2007 un esercente di attività funebre. Prima è sufficiente che sia impresa funebre con possesso congiunto di autorizzazione ex art.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2005/3-a

Ci viene chiesto come è possibile controllare i requisiti di una impresa funebre nel caso in cui la sua sede commerciale non si trovi nel Comune di … in Lombardia.

Risposta:
Il controllo è semplice: basta chiedere fotocopia autenticata o l’originale della autorizzazione all’esercizio di attività funebre (per chi l’ha). Fino al termine del periodo transitorio (9/2/2007) occorre essere imprese funebri alla data del 10/2/2005 (cioè essere contemporaneamente autorizzati come agenzia d’affari e autorizzati al commercio non alimentare in posto fisso).... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2005/2-g

Nel nostro territorio esiste da tempo una querelle tra le agenzie di onoranze funebri riguardante l’applicazione del D.Lgs. 626/94, con particolare riferimento al numero degli addetti che devono seguire la cerimonia funebre. La L.R. Emilia Romagna 19/04 dispone che ci sia un numero minimo di addetti per ogni agenzia (assunti, qualificati e formati), mentre per le operazioni si invita al rispetto della legge anti-infortunistica. A mio giudizio una disposizione – quale quella di alcuni Comuni – che obbligano la presenza di quattro operatori in ogni funerale è da considerarsi una prevaricazione.... Leggi il resto