Riporto il caso di una signora con affido delle ceneri del marito che, tutte le volte che esce di casa per più giorni, porta l’urna con sé. È, quindi, fuorilegge?
Risposta
L’affidamento dell’urna cineraria non si esaurisce nella consegna alla persona, ma comporta anche che la persona conservi e custodisca l’urna presso di sé (nel luogo in cui abita), richiamando il già citato art. 343 TU.LL.SS. Ogni “movimentazione” dell’urna cineraria, in luogo diverso da quello indicato nell’atto di affidamento, dovrebbe essere supportato da autorizzazione al trasporto indicante anche un diverso luogo di conservazione (che dovrebbe rispondere ai requisiti per la conservazione di cui sopra).
Il comportamento segnalato nel quesito eccede da ogni condizione di legittimità.
Per inciso, i timori per eventuali effrazioni del luogo di custodia non incidono sulla diligenza della custodia e conservazione nel luogo a ciò deputato.