Domanda
Quale è la procedura per il trattamento dei resti mortali di defunti senza nome, a seguito di operazioni ordinarie di esumazione?
Se una ordinanza sindacale prevede la cremazione dei resti inconsunti dei defunti non richiesti (quindi anche gli n.n.), si può procedere alla cremazione?
Risposta
Al termine dell’ordinario periodo di inumazione in campo comune l’ordinaria destinazione è l’ossario comune, per ossa rinvenibili nell’operazione di esumazione.In caso di ritrovamento di resti mortali vi può essere la destinazione a nuova inumazione o a cremazione.
Ciò in relazione alla situazione locale (ad es. presenza o meno di crematorio nei pressi, disponibilità di area, valutazioni economiche, scelte di PRC, ecc.).
Per i senza nome si segue la procedura prevista in via generale dal sindaco con l’ordinanza che regola le esumazioni e le estumulazioni.
Va valutato se è previsto per quel Comune e per quel cimitero che vi sia ordinariamente la cremazione dei resti mortali di coloro che non hanno presentato la domanda di conservazione, inumazione, ecc.
Solitamente il Comune provvede a comunicarlo con pubblicità preventiva, in genere con affissione e comunicato stampa.
Il Responsabile del cimitero trasmette all’Ufficiale di stato civile del Comune l’elenco delle esumazioni, per l'esposizione per 30 giorni all’albo pretorio comunale.
Terminata l'esposizione, senza ulteriori richieste di diversa sepoltura o pratica funebre dei resti mortali, l’ufficiale di stato civile trasmette al competente ufficio cimiteri l’elenco.
Si procederà poi con l'organizzazione delle cremazioni d’ufficio dei resti mortali, predisponendo le autorizzazioni a cremazione e trasporto al crematorio prescelto.
Trattasi di un certo appesantimento burocratico, stante il fatto che è presumibile che per un senza nome non vi siano parenti.
Ma, non essendovi una deroga espressa dalla legge, non si vede altra soluzione: in sostanza si segue esattamente la procedura eguale per tutti.
- del: 2017 su: Cremazione per: Italia Tag: Quesiti | defunto | resti mortali in: ISF2017/4-a Norma:
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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