Domanda
L'art. 84 del D.P.R. 285/90 inibisce nei mesi da maggio a settembre l’attività di esumazione straordinaria, ad esclusione di casi particolari previsti.
Il Comune chiede perché in tale lasso di tempo si consentano invece esumazioni ed estumulazioni ordinarie.
Esse prevedono la verifica di consistenza dei resti mortali (consunti o meno).
Tale ordinarietà, proprio nel periodo estivo, potrebbe provocare inconvenienti di ordine igienico-sanitario.
Desidera inoltre sapere se è possibile consentire, a livello locale, un'interruzione delle predette attività ordinarie a causa di alte temperature estive.
Risposta
Al momento delle esumazioni ordinarie generalmente si dovrebbero trovare ossa, a meno che non vi siano problemi di scheletrizzazione.Ecco perché non è previsto alcun blocco di attività.
Per le estumulazioni ordinarie invece non c’è una definizione giuridica, se non in modo indiretto (dopo i venti anni dalla tumulazione).
È soprattutto dalle estumulazioni che sorgono problemi operativi estivi, in genere per cattivi odori (nel corso della lavorazione, ma anche per rotture di casse di zinco, ecc.).
Per alleviare la situazione dei lavoratori si consigliano degli abbattitori di odori (a base chimica o biologici a base enzimatica), sempre utili, ma soprattutto in periodi caldi.
È comunque possibile e opportuno che vengano regolate le esumazioni e le estumulazioni (tutte) con ordinanza del sindaco.
Con tale ordinanza si possono determinare, in funzione dei luoghi (in montagna il problema non si pone) sia gli orari che i giorni di intervento, ma anche inibire le operazioni in periodi caldi.
- del: 2004 su: Esumazioni, estumulazioni e resti mortali per: Italia Tag: AFbara | CMestumulazione | CMesumazione | Cadavere-ossa | Quesiti | resti mortali in: ISF2004/4-f Norma: DPR 285/1990, capo 17