Monumenti lapidei su tombe ad inumazione

Domanda

Nel cimitero ci sono diverse concessioni di n. 1 fossa, date in tempo passato ad uno stesso concessionario, abbinate o addirittura 3 alla volta.
Il rinnovo, pagato per 20 o 30 anni, può quindi avere scadenze diverse.
Su queste concessioni insistono – posti a cura del familiare – manufatti lapidei doppi o tripli, che occupano 2 o 3 fosse.
Se alla scadenza della concessione di una delle fosse, il familiare del fondatore del sepolcro non intende né rinnovare né ridimensionare la lapide, l’Amministrazione può toglierla?
O solo quella sulla parte scaduta e se la testata è unica? Cosa si deve fare?
Ricordo che il D.P.R. 285/90 prevede che sulla fossa concessa sia posta entro un termine una lapide.

Risposta

Il regolamento di polizia mortuaria del Comune prevede che, entro un certo termine dalla scadenza di una concessione, i materiali vengano in proprietà dell'Amministrazione.
Ciò ove il concessionario non abbia diversamente disposto, secondo quanto consentito dal regolamento stesso.
Se un concessionario intende rinnovare una sola di 2 fosse contigue, è tenuto a liberare il suolo occupato dal monumento posto su un suolo di cui non può più disporre.
Legittimamente quindi l’Amministratore può diffidare di provvedere al ridimensionamento del monumento debordante.
In caso non provveda, l’Amministrazione è tenuta a liberare l’area disponibile per nuova concessione, prelevando il monumento debordante e spostandolo al magazzeno.
Allo stesso tempo, necessita di apporre sulla fossa restante un cippo con nome, cognome, data di nascita e di morte del defunto sepolto.
L’eventuale ripristino della posa del manufatto debordante viene consentito previo ridimensionamento del manufatto.
Inoltre, è dovuto il pagamento delle spese per lo spostamento al magazzeno dalla fossa, e, se fatto dal Comune, anche l’onere del percorso inverso, per l’apposizione del cippo.