Venerdì 21 dicembre 2012 la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato, concernente Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per il triennio 2013-2015 (e relative note di variazioni) (C. 5535-B).
Si è passati quindi all’esame del disegno di legge, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato, riguardante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2013) (C. 5534-bis-B). Il Ministro dell’economia e delle finanze Vittorio Grilli ha posto, a nome del Governo, la questione di fiducia sull’approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell’articolo unico del provvedimento. La Camera con 373 voti favorevoli e 67 contrari ha votato la fiducia. Dopo la trattazione degli ordini del giorno e le dichiarazioni di voto finali l’Assemblea ha approvato in via definitiva il provvedimento.
‘L Anci inviterà i comuni italiani a non approvare i bilanci di previsione in attesa che il nuovo Governo si faccia carico della grave situazione della finanza locale, perché i sindaci e gli amministratori locali non sono in grado di poter spiegare ai cittadini quali servizi si intendono tagliare’. E quanto si legge in una nota dell Associazione dei Comuni italiani.
Tra i primi firmatari della nota, Gianni Alemanno, sindaco di Roma e presidente del Consiglio nazionale dell Anci, Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia e Piero Fassino, sindaco di Torino, tutti alle prese con bilanci disastrati. Non condividiamo i toni trionfalistici con cui i giornali ed i media hanno descritto le modifiche alla legge di stabilità approvate dalla Commissione bilancio del Senato, legge che crea una vera e propria emergenza bilanci 2013, sottolineano i sindaci. ‘Apprezziamo sicuramente il lavoro svolto dalla Commissione, dai relatori, dai gruppi parlamentari e dai partiti politici che hanno modificato sensibilmente la legge nella parte che riguarda il patto di stabilità interno e, in misura minore, la riduzione dei tagli si legge nel comunicato Ma questo non è sufficiente e crea un effetto dirompente sui bilanci dei comuni che dovranno così tagliare i servizi verso i cittadini’.
Nel comunicato i sindaci esprimono anche forti risentimenti per il rinvio delle norme sulle città metropolitane ed il pasticcio sulle Province . Ad alleviare questo stato di cose non incide la nuova disciplina dell Imu conclude Anci che purtroppo risente dei tagli da 1,6 miliardi al fondo di riequilibrio e di conseguenza non produce quell aumento di autonomia finanziaria che i comuni avevano sperato chiedendo la totale devoluzione del gettito .
Non possiamo in nessuna maniera essere soddisfatti dei provvedimenti adottati al Senato in tema di legge di stabilità. Apprezziamo sicuramente il lavoro svolto dalla Commissione, dai relatori, dai gruppi parlamentari e dai partiti politici che hanno modificato sensibilmente la legge nella parte che riguarda il patto di stabilità interno e, in misura minore, la riduzione dei tagli ma ciò non è sufficiente a garantire la stabilità finanziaria dei Comuni per il 2013 E quanto ha segnalato oggi Franco Floris, presidente della commissione finanza locale dell’Anci e sindaco di Andora durante i lavori della commissione, convocata per discutere della legge di stabilità e dei provvedimenti aperti, riguardanti gli Enti locali.
E notevolmente aumentata la pressione fiscale imposta dallo Stato ai cittadini ha sottolineato Floris la stessa pressione fiscale che i cittadini purtroppo percepiscono da tempo come mera imposizione dei Comuni con le proprie amministrazioni .
Molti sono i punti che Floris ha toccato, riguardo la legge di stabilità. Anci ha ricordato – aveva chiesto l esclusione dal patto di stabilità dei piccoli comuni. Abbiamo ottenuto solo degli sconti. Avevamo anche chiesto l esclusione dal patto degli interventi di prevenzione sul territorio, interventi necessari a evitare catastrofi, alluvioni etc. Non è stato tenuto conto neanche di questo aspetto. Le finanze dei Comuni saranno in affanno dal 2013, i piccoli comuni non saranno in grado di attuare tutti i cambiamenti che vengono richiesti dallo Stato (dal patto di stabilità alle gestioni associate, dall applicazione ed adeguamento della Tares, alla riscossione o la riforma della contabilità) .
I tagli chiude Floris numerosi e continuativi negli anni non consentiranno ai Comuni di essere operativi e di programmare, oltre che approvare, i bilanci di previsione 2013 nonostante la proroga ottenuta al 30 giugno. Chiediamo sin da subito al Governo e al futuro Parlamento, di qualunque colore politico, di riaprire le problematiche più urgenti per gli enti locali ascoltando i suggerimenti dei Sindaci, diretti interessati .
Riassumere i risultati ottenuti dall ANCI nel corso dell esame della Legge di Stabilita appena approvata dal Parlamento, grazie anche alla mobilitazione delle ultime settimane . E questa la ragione che ha portato il Presidente dell Associazione dei Comuni, Graziano Delrio a scrivere una lettera a tutti i Sindaci italiani. Dopo aver ricordato che il quadro generale economico-finanziario che riguarda i Comuni contiene molti aspetti critici che necessiteranno che la nostra giusta battaglia continui, forti della correttezza delle nostre richieste sempre in nome dell interesse generale Delrio sottolinea il fatto che l ANCI dall Assemblea tenutasi a Bologna nell ottobre scorso ha operato costantemente, senza risparmiare energie ed intelligenze affinche le gravi e principali questioni che affliggono la finanza locale ricevessero adeguata e soddisfacente soluzione .
Ricordo a tal fine evidenzia – che abbiamo ottenuto che l ulteriore taglio del luglio scorso di 500 milioni per il 2012 per i Comuni assoggettati al Patto di stabilita fosse imputato per l estinzione o la riduzione anticipata del debito .
Per quanto riguarda le nostre richieste per il 2013, abbiamo assunto numerose e pressanti iniziative dove e emerso con maggior chiarezza il crescente disagio di tutti gli Amministratori, sino a mettere in discussione la carica ricoperta grazie al consenso ricevuto dai cittadini. Su questi temi abbiamo registrato e ricevuto attenzione e preoccupazione ed in particolare il vigile sostegno del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Anche in questa fase particolare della storia del nostro Paese e nonostante le grandi difficolta in cui operiamo sempre vicini alla gente, dobbiamo sentire vicino a noi un sostegno non formale ma concreto e di straordinaria lucidita e lungimiranza del Presidente Napolitano .
Certamente, dopo la pausa elettorale e con l insediamento del nuovo Governo sara necessario persuadere della persistente insostenibilita dei tagli, nonche della necessita di scrivere un nuovo Patto di stabilita che consenta ai Comuni e alle Citta di programmare e di effettuare quegli investimenti necessari per la qualita della vita delle comunita e per sostenere l economia dei territori. Abbiamo ritenuto pertanto – conclude il Presidente ANCI – di invitare i Comuni a non approvare il bilancio di previsione, il cui termine di approvazione e peraltro differito al 30 giugno, pienamente consapevoli della necessita di mettere in campo tutta la nostra determinazione per risolvere questioni che attengono al ruolo stesso dei Comuni e alla vita concreta dei cittadini .
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