E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2012 il testo della legge di stabilità 2013 (legge 24 dicembre 2012 n. 228). Riteniamo utile richiamare l’attenzione dei nostri lettori sul fatto che la legge di stabilità per il 2013 interviene nuovamente sugli indicatori di virtuosità introdotti dell’articolo 20, comma 2 del decreto legge n. 98 del 2011, prorogando al 2014 l’applicazione di alcuni parametri e introducendone due nuovi per tener conto del livello socioeconomico:
– il valore delle rendite catastali
– numero degli occupati.
La versione definitiva della griglia dei parametri di virtuosità, chiamati a dividere il comparto dei Comuni in due classi, si basa sulla valutazione ponderata dei seguenti elementi:
- a decorrere dal 2014 prioritaria considerazione della convergenza tra spesa storica e costi e fabbisogni standard;
- rispetto del Patto di Stabilità Interno;
- a decorrere dal 2014, incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente dell’Ente in relazione al numero dei dipendenti in rapporto alla popolazione residente, alle funzioni svolte anche attraverso esternalizzazioni nonché all’ampiezza del territorio; la valutazione del predetto parametro tiene conto del suo valore all’inizio della legislatura o consiliatura e delle sue variazioni nel corso delle stesse;
- autonomia finanziaria;
- equilibrio di parte corrente;
- a decorrere dal 2014, tasso di copertura dei costi dei servizi a domanda individuale per gli Enti locali;
- a decorrere dal 2014, effettiva partecipazione degli Enti locali all’azione di contrasto all’evasione fiscale;
- rapporto tra le entrate di parte corrente riscosse e accertate;
- a decorrere dal 2014, operazione di dismissione di partecipazioni societarie nel rispetto della normativa vigente
- valore delle rendite catastali
- numero occupati
I Comuni virtuosi conseguono un obiettivo strutturale pari a zero mentre i restanti Enti del comparto dovranno farsi carico degli importi della manovra azzerata agli Enti virtuosi.
L’individuazione degli enti virtuosi è determinato con decreto del Ministero dell’Interno di concerto con il ministero dell’economia e delle finanze d’intesa con la conferenza Stato città ed autonomie locali.
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