[Fun.News 1985] Fabbisogni standard per i Comuni: si parte

Dal 2012 gli enti locali cominceranno ad abbandonare la spesa storica così da approdare definitivamente ai fabbisogni standard nel 2017. A prevederlo è il decreto attuativo del federalismo municipale approvato in via definitiva dal consiglio dei ministri la scorsa settimana.
Il testo affida alla società studi di settore Sose spa – che potrà avvalersi della collaborazione di Ifel Anci, Istat e Ragioneria generale dello stato – il compito di determinare la spesa efficiente e valida sull’intero territorio nazionale (perciò definita «standard») per ogni funzione fondamentale di comuni, province e città metropolitane.
Sose predisporrà un questionario da inviare a tutte le amministrazioni locali per mappare il livello dei servizi e i relativi costi di erogazione. Con le risposte ricevute, la società integrerà la banca dati di cui oggi è in possesso grazie agli studi di settore. Nell’elaborazione del meccanismo di calcolo, che porterà alla fissazione del fabbisogno di ogni comune, si terrà conto delle esternalizzazioni e delle variabili demografiche o territoriali che influenzano il costo del servizio. I fabbisogni veri e propri arriveranno con un successivo decreto del presidente del consiglio che verrà sottoposto al parere della commissione bicamerale di attuazione. La loro introduzione sarà graduale: per il primo terzo di funzioni gli standards verranno determinati nel 2011 e introdotti nel 2012. E così via fino al 2014. Nel triennio successivo si procederà agli eventuali aggiustamenti.
Per chi ha memoria storica, si tratta di un aggiustamento del metodo della perequazione finanziaria elaborato dal Ministero dell’interno circa 30 anni orsono (Direttore centrale il Dr. Antonio Giuncato), cui va il merito di aver sostenuto per primo tale sistema perequativo.

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