[fun.news.1296] SEFIT sul racket del caro estinto: non aver paura di denunciare il malaffare e maggiori controlli

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato stampa della SEFIT.
Intervenendo ad una trasmissione radiofonica Fogli, Responsabile tecnico della Federutility SEFIT, ha chiarito la posizione della Federazione delle imprese pubbliche e gestioni funerarie comunali, dopo i recenti fatti di Torino. “Il fenomeno non è isolato, anzi, in costante aumento.
Se i Procuratori della Repubblica e chi ha il dovere di controllare dentro gli ospedali e l’attività funebre verificassero le camere mortuarie italiane, scoprirebbero che questo cancro delle tangenti per accaparrarsi un funerale è diffuso dappertutto. Occorre un provvedimento di legge che affronti in modo innovativo la gestione di queste strutture. Quanto fino ad ora fatto è del tutto insufficiente.”
Proseguendo l’intervista Fogli ha ricordato come i cittadini possano difendersi “non affidandosi alla prima impresa funebre che li contatta, facendosi accompagnare nella scelta dell’impresa e del funerale da familiari o amici che sono meno turbati e indifesi in quei momenti di dolore, ma anche NON seguendo i consigli “interessati” di infermieri o di altri che suggeriscono questa o quella impresa funebre, anzi sceglierne proprio una alternativa a quella indicata”.
Secondo Fogli “occorre una iniziativa di denuncia da parte dei cittadini truffati o pressati, ma anche da parte delle imprese funebri oneste – che sono tante e vengono invece accomunate nel pessimo giudizio collettivo – e ancora denunce da parte degli operatori sanitari onesti, che sono in stragrande maggioranza non collusi con questo sistema.
E poi, chi deve controllare e vigilare faccia fino in fondo il proprio mestiere.”
SEFIT aveva proposto un tavolo comune alle Federazioni delle imprese funebri private maggiormente rappresentative in Italia, dove identificare i capisaldi di interventi normativi per moralizzare il settore. All’invito ha risposto positivamente, fino ad ora solo la FENIOF, mentre Federcofit ha glissato.
“Finché la visione di taluni imprenditori funebri e di Federazioni anche importanti sarà improntato non alla difesa dell’immagine dell’intera categoria, ma a difesa di piccoli interessi di bottega, sarà ben difficile che si possano ottenere risultati capaci di regolare il settore funebre italiano” che, ricorda Fogli, “si è avvitato in una perversa corsa alla crescita senza freno del numero di micro-operatori, i quali in un mercato imperfetto, data la sostanziale stabilità del numero di decessi annui, determina una riduzione dei margini economici e della capacità di sopravvivenza delle imprese, le quali non trovano di meglio, per continuare ad operare, che acquisire con ogni mezzo – più o meno lecito – il lavoro, e quindi anche con le tangenti. Pertanto accanto alla doverosa azione di denuncia e controllo, devono rapidamente essere approvate norme regolatrici il mercato funebre.”

Written by:

0 Posts

View All Posts
Follow Me :

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.