Torna la situazione difficile per seppellire a Palermo

Riportiamo l’articolo Nei cimiteri il tutto esaurito di Arianna Rotolo, pubblicato su Repubblica cronaca di Palermo.

Emergenza loculi nei cimiteri comunali. Oltre cinquanta bare, ormai da giorni, sono accatastate nella camera mortuaria e nella sala autoptica di Sant´Orsola, la struttura gestita dall´ente Santo Spirito, in attesa di essere tumulate. Al cimitero dei Rotoli, a Santa Maria di Gesù e anche ai Cappuccini, infatti, non ci sono più nicchie disponibili. Gli unici spazi che l´amministrazione comunale può assegnare si trovano nei campi d´inumazione, ossia nella “nuda terra”. Spazi che però hanno una validità di appena sei anni, dunque provvisoria. I familiari dei defunti hanno così deciso di lasciare le salme nei depositi di Sant´Orsola, nella speranza che si liberi qualche loculo “a muro” o “a pozzo”, con la consapevolezza che la loro richiesta potrà essere accolta chissà fra quanto tempo.
E nel frattempo anche l´iter amministrativo per effettuare gli interventi di spurgo dei loculi a Sant´Orsola procede a rilento. Un impresario funebre conferma: «In due mesi sono stati svuotati soltanto nove loculi». Un ritardo che l´ente Santo Spirito invece nega sia da attribuire a problemi legati alla programmazione delle estumulazioni. «Piuttosto – fanno sapere dall´ente cimiteriale – si è registrato un rapido incremento di richieste di tumulazione. Oltretutto – tengono a precisare – dobbiamo verificare che ogni feretro sia in possesso dei requisiti previsti dal regolamento».
Le cinquanta bare che attualmente sono sistemate dentro la camera mortuaria e la sala autoptica della struttura di via del Vespro, qualcuna da oltre un mese, resteranno lì sino a quando non saranno stati completati gli interventi di spurgo. Ma non è detto che così l´emergenza si risolva definitivamente. L´unica alternativa, sottolinea l´assessore ai Servizi cimiteriali Giuseppe Enea, resta la realizzazione del quinto cimitero nella zona compresa tra Ciaculli e Pomara. Un progetto che al momento, anche se pronto da anni, è sulla carta. E questo nonostante l´assessore in carica ma anche chi lo ha preceduto abbiano annunciato più volte che la nuova struttura sarebbe stata pronta entro il 2007.
Nei depositi di Sant´Orsola si fa fatica ad entrare: l´aria è irrespirabile, e il sistema di ventilazione non è sufficiente a eliminare l´odore pungente. Per l´ente Santo Spirito «gli interventi di sepoltura sono garantiti». Non sono dello stesso avviso le famiglie dei defunti costrette ad attendere. Senza una certezza sui tempi. E poco importa se, come previsto dalla legge sulla normativa cimiteriale, le salme devono essere tumulate entro 48 ore per evitare rischi igienico-sanitari.
A ciò vanno poi aggiunti i costi dall´amministrazione per custodire la bara: una tassa giornaliera di sei euro imposta dal regolamento. «Una vera beffa – è il commento di un impresario funebre – l´amministrazione comunale deve garantire il servizio ai cittadini. È ingiusto che le famiglie siano costrette a pagare una tassa, aggravando ulteriormente una situazione già difficile da sostenere».
L´emergenza riaccende la guerra tra l´assessore e Sant´Orsola. «Se in questo momento esiste un´emergenza legata all´accumulo di bare nei depositi è perché l´ente Santo Spirito – dice Enea – accoglie nella sua struttura salme da tumulare pur non essendo in grado di soddisfare le richieste. Il regolamento nazionale di polizia mortuaria parla chiaro: è obbligatorio seppellire le salme entro 48 ore dal decesso. Diversamente si commette una violazione. Se l´ente Santo Spirito si vuole assumere queste responsabilità, lo faccia pure, ma l´amministrazione comunale non intende più agevolare questo tipo di illegalità».

Fonte: www.repubblica.it

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