Non era sano di mente

I carabinieri di Saviano hanno arrestato e trasferito presso l’ospedale psichiatrico di Aversa B.F., il 41enne che lo scorso primo marzo portò via la bara della sorella, morta nel 2008 per un tumore, dal cimitero di Saviano. I militari dell’Arma hanno eseguito l’ordinanza di applicazione di misura di sicurezza provvisoria emessa dal Tribunale di Nola il 22 marzo. La misura ha la durata di sei mesi. Le accuse nei confronti dell’uomo sono di violazione di sepolcro, vilipendio di tomba e sottrazione di cadavere.

Era il primo marzo scorso quando i custodi del cimitero savianese si accorsero che era stata asportata la bara della donna, morta nel 2008 a soli 40 anni per un tumore. Le indagini furono svolte dai carabinieri di Saviano e di Nola, e portarono a rintracciare subito dopo B.F., che vagava per le strade di Saviano. L’uomo non era lucido. Fu disposto il trattamento sanitario obbligatorio. Ora scatta l’ordinanza dei giudici nolani.

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