Come costruire un’urna cineraria

 

Pubblichiamo la risposta ad un quesito pervenuto da un visitatore del sito www.crematori.org

Cara redazione,
ho scoperto il vostro sito molto ben fatto; avendo l’intenzione di disegnare un’ urna, mi chiedevo qual’è il volume minimo necessario a contenere le ceneri di un adulto.
non sono riuscito ad individuare chiaramente questa informazione in rete, e anche per quanto riguarda la legislazione, dove mi sembra di aver capito che sono le regioni a normare, mi sembra ci sia poca chiarezza.
Ci sono dei materiali che non possono venir utilizzati? Sarebbe possibile secondo voi utilizzare del vetro?Molte grazie per l’attenzionecordialmenteLettera firmata.

Gentile Lettore,

L’urna, di solito è composta da due contenitori: l’uno è quello dove materialmente vengono racchiuse le ceneri dopo la vagliatura. Può essere un semplice sacchetto di plastica sigillato con nastro adesivo o un volume solido (di plastica, metallo…) ed è obbigatoriamente previsto dall’Art. 2 lettera e) del Decreto Ministeriale 1 luglio 2002.L’altro, invece è l’involucro esterno visibile allo sguardo dei dolenti e di solito è realizzato in materiale pregiato (legno, marmo, VETRO, vetroresina, metallo prezioso….).Il VETRO, quindi, è una soluzione possibile e molto elegante, se usata come contenitor della vera e propria urna.Ai sensi dell’Art. 80 comma 4 DPR 10 settembre 1990 n. 285 (Regolamento Nazionale di polizia mortuaria) sono le normative locali, cioè i regolamenti comunali di polizia mortuaria, a stabilire gli ingombri massimi di nicchie cinerarie e, quindi delle urne.Un’urna cineraria, di solito contiene circa poco più di 3 KG di cenere (se ad esser stato cremato è il cadavere di un soggetto adulto).La cenere risultante da cremazione è una polvere sottilissima e facilmente compattabile (proprio per questa ragione viene sminuzzata e tritata (Art. 2 lettera d) Decreto Ministeriale 1 luglio 2002), da cui non debbono mai esser riconoscibili pezzetti di ossa (Art. 343 Testo Unico Leggi Sanitarie approvato con Regio Decreto 1265/1934).Per le urne cinerarie non esistono limiti costruttivi (se non quelli, di mero dimensionamento, di cui sopra) ci si può, quindi, sbizzarrire con tutte le possibilità offerte dal moderno design, fatti salvi, ovviamente, il buon gusto e la sacralità della morte.Questo è il quadro nazionale secondo il quale le urne debbono prevedere sistemi di identificazione (targhetta indelebile con gli estremi anagrafici del defunto) e sigillatura, così da impedire eventuali profanazioni, come lo sversamento accidentale delle ceneri, che ex Art. 411 Codice Penale costituisce reato.Alcune normative regionali, prevedono anche l’interro delle urne (ossia l’inumazione ) esse allora dovranno esser costruite con materiali biodegradabili, poichè ex Art 75 DPR 10 settembre 1990 n. 285 è vietato inumare oggetti (feretri o, adesso anche urne) non facilmente decomponibili.Ecco allora, l’unica vera restrizione, seppur di rango locale.Le ceneri debbono esser ermeticamente racchiuse nell’urna. La circolare ministeriale 24 giugno 1993 n. 24 ha precisato come la sigillatura possa esser ottenuta tramite saldatura a fuoco (brasatura dolce con stagno) se il contenitore è metallico o con collante di sicura presa. Si tratta della cosidetta saldatura a freddo ottenuta con pasta adesiva, legittimata dal Ministero della Salute anche per la chiusura delle bare di zinco per i feretri di cui all’Art. 30 del DPR 10 settembre 1990 n. 285.Il recipiente in cui sono direttamente versate le ceneri deve esser impermeabile, quello esterno, invece deve semplicemente esser chiuso (con soluzioni ad incastro, viti, bulloni…), così da scongiurare effrazioni ancorchè involontarie.Ci sono urne composte da un’anima di metallo o plastica (dove sono riversate le ceneri) rivestita da un secondo contenitore realizzato con materiali pregiati, in altri casi, per maggior economicità si usa il semplice sacchetto di plastica da riporre, poi nell’urna vera e propria.Il senso ultimo della “sigillatura” è la salvaguardia dell’integrità delle ceneri contro eventuali sversamenti accidentali o profanazioni, poichè per gli esiti da completa cremazione di un cadavere non sussistono pericoli di ordine igienico sanitario, come, invece, accade per i cadaveri. groups-urns Le ceneri, infatti, non rilasciano liquidi cadaverici, la tenuta stagna, allora, serve solo per preservarle dall’aggressione di agenti esterni, poichè per la Legge Italiana le ceneri del cremato sono un unicun inscindibile ed inseparabile, non possono quindi nella stessa unità di tempo esser ripartite in più luoghi o tra più persone affidatarie.L’unica intrinseca pericolosità degli esiti da completa cremazione potrebbe errere il rilascio di nuclidi radioattivi (Art. 80 comma 5 DPR 10 settembre 1990 n. 285, ma è un’ipotesi piuttosto remota, regolata dal Decreto Legislativo 9/5/2001, n. 257).In caso di conservazione stabile (tumulazione in cimitero, affido personale delle ceneri che saranno depositate presso un domicilio privato) è d’obbligo l’uso di un’urna capace di garantire nel tempo le perfette condizioni di ermeticità e resistenza meccanica, proprio per evitare accidentali sversamenti, perdita delle ceneri o infiltrazione di umidità. Pietra e vetro sono, pertanto, materiali assolutamente idonei.L’urna deve avere destinazione stabile (Art. 343 Regio Decreto 1265/1934) ed esser custodita in un vano chiudibile anche se a vista, con l’urna esposta (può esser una vetrina, una teca, un mobile.) proprio per impedire rovinose cadute, rotture furti o improvvisi scossoni.Sarebbero pertando da evitare forme di per sè troppo fragili ed instabili.L’interro, come rilevato prima, è un’opzione prevista solo da pochissime legislazioni regionali (Esempio: Emilia Romagna, legge regionale 29 luglio 2004 n. 19 e regolamento attuativo 23 maggio 2006 n. 4), in moltissime zone d’Italia tale pratica continua a d esser vietata, perchè si configurerebbe come una velata forma di dispersione nel terreno e la dispersione delle ceneri richiede una procedura autorizzativa aggravata proprio perchè si sconfina in ambito penale (Art. 411 Codice Penale).Molti regolamenti comunali di polizia mortuaria nella progettazione delle nicchie cinerarie dettano queste misure cm 30 X 30 X 30 si tratta però di una semplice indicazione, non codificata, ancora da nessuna norma nazionale, si deve valutare, quindi caso per caso.

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15 thoughts on “Come costruire un’urna cineraria

  1. Ho letto con attenzione tutto il puntuale resoconto sulle leggi e sui regolamenti.
    Sono rimasto sorpreso dalle dimensioni indicative dell’urna.
    Con cm 30x30x30 si ha un volume di 27 litri per contenere ceneri ben compattabili stimate in peso 3 kg.
    Possibile che il peso specifico di dette ceneri sia così basso (dopo la compattatura) 0,11 kg/dmc?

  2. X Maria Fontana

    GRAZIE, questo quesito così ozioso mi stava davvero vessando l’anima, della serie…ma che due scatole con ‘sta storia della capienza per le urne cinerarie!

    Non avrei saputo trovare risposta più efficace e sintetica.

    Saluti

    carlo

  3. x Corrado Lemme
    Scusa, ma non sai fare di conto? Un volume si misura in CM3 e non in cmq.
    Ma visto che non sai questo non saprai nemmeno ch eun litro equivale (per acqua) a 1000 CM3 e quindi 4,5 litri necessitano di 4500 CM3.
    E 4500 CM3 possono essere ottenuti con una forma parallelepipeda di 10 cm. x 10 cm. x 45 cm.
    La misura in litri è proprio perché le ceneri possono assumere forme diverse …

  4. In pratica, qual è il volume in centimetri quadrati cmq., posto che le ceneri possono assumere qualunque forma?

  5. Uffa, ma siete implacabili, dei veri “assatanati” della polizia mortuaria. Siete quasi peggio di me…mi fate lavorare anche per le vacanze di Natale!

    Ribadisco il concetto: In Italia non c’è nessuna norma sulle urne, tuttavia gli standards europei, in attesa di una norma chiarificatrice a livello comunitario si attestano su queste misure: capienza tra i 4,5 ed i 5 LITRI.

  6. ha ragione Claudio, tante spiegazioni dettagliate ma quello che lui voleva sapere – e anch’io – non lo dite.
    Quanto sarà grande l’urna comunale (nel mio caso Comune di Roma) intorno alla quale voglio costruire l’urna in legno d’olivo intagliato?

  7. Peso specifico della cenere: (KG/DM quadrati): 0.9

    Un colombario per la tumulazione delle ceneri di solito ha queste dimensioni: 0,30 x m. 0,30 x m. 0,50.

  8. E’ molto apprezzabile la vostra risposta per completezza e riferimenti normativo/legale ma alla fine non avete mica risposto alla domanda del lettore: lui vi chiede il volume delle ceneri mentre voi indicate solo il peso approssimativo di 3 kg, a questo punto o fornite il peso specifico delle ceneri oppure dite il volume effettivamente occupati da quei 3 kg di ceneri 🙂

  9. Puo essere interessante la soluzione, della(cremazione) visto gli onerosi costi di sepoltura tradizionale, e nonostante tutto devi sempre partire ed uscire di casa per poter visitare i tuoi cari, mentre con una semplice(urna), puoi sempre averli vicino, e magari salutarli ogni giorno, ricordando sempre quello che loro erano per te, e continuare a far parte della tua vita, e magari ricordare con piu semplicita i loro insegnamenti.
    E un pò, come ascoltare i consigli dei saggi.
    Ma per un popolo di bigotti come gli Italiani, questa é solo, fantascienza.

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