Al cimitero di Agrigento si vuol vedere chiaro

Veniamo a conoscenza e pubblichiamo la seguente interrogazione presentata dal consigliere comunale di Agrigento, Giuseppe Di Rosa, al Presidente del Consiglio comunale, sulla situazione cimiteriale agrigentina:

“Il Comune di Agrigento – scrive – ha nella sua proprietà 4 cimiteri. Uno di questi, precisamente il cimitero di Piano Gatta, è gestito con contratto project financing dalla ditta ‘D’Anna Salvatore’, ossia con finanziamento di opera pubblica con capitali privati, allorché l’opera è concessa per un numero di anni al privato, che poi ne ricava rimborso e utili nel corso degli anni. Il contratto tra Comune di Agrigento e la ditta impone adempimenti e oneri. In una intervista rilasciata ad una televisione locale il responsabile della ditta avrebbe dichiarato: ‘Al cimitero di Bonamorone, ormai saturo, nuovi loculi sono abusivi e illegali’ ed ancora: ‘a Bonamorone si seppelliscono 540 morti all’anno, ed a Piano Gatta 110. Alcuni dei morti sepolti a Bonamorone riposano in tombe già costruite da anni, prima che il cimitero fosse dichiarato saturo, e quindi sono legali. Tanti altri invece riposano in eterno in tombe appena costruite, e che sono abusive’. D’Anna ha anche dichiarato che ‘ormai da tempo si rivendica dal Comune la bonifica del 50 percento della zona dai residuati bellici sotterrati e risalenti alla seconda guerra mondiale, e poi il pagamento di alcune cappelle utilizzate per la sepoltura dei morti a Lampedusa ad ottobe’. Per tutto ciò chiedo al presidente Trupia di volere relazionare in Consiglio comunale sulla problematica in essere e rendere conto su quanto dichiarato dal concessionario del cimitero di Piano Gatta ritenendo le dichiarazioni oggetto di approfondimento e se confermate da inoltrare agli organi di giustizia competenti”.“

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