1/3 degli abitanti di Piana degli Albanesi contro il project financing cimiteriale

I cittadini di Piana degli Albanesi nel palermitano scendono in piazza contro la privatizzazione del cimitero. In quattro giorni su un totale di 6mila abitanti sono state raccolte piu’ di 1900 firme, consegnate al sindaco con la richiesta di indizione di un referendum comunale. La battaglia, indetta dalla Camera del Lavoro con le altre forze politiche e sociali contrarie alla privatizzazione, sta andando avanti anche con altre iniziative. Sabato alle 17.30 nella piazza centrale del paese si terra’ un’assemblea aperta. ”Proclameremo come Cgil lo stato di agitazione permanente e metteremo in campo altre iniziative perche’ venga ascoltata la voce dei cittadini, che dopo la privatizzazione dell’acqua non sembrano affatto disposti a farsi privatizzare pure la morte”, dichiara la segretaria della camera del lavoro di Piana degli Albanesi, Kikki Ferrara.

”In assenza di altre offerte – spiega Ferrara- l’amministrazione sta gia’ assegnando alla sola ditta locale che aveva presentato il project financing l’ampliamento del cimitero comunale con annessi servizi di gestione, tranne quelli di custodia che invece restano al Comune. Oltre al prezzo dei loculi – puntualizza Ferrara – raddoppiano anche quelli relativi a lapide, fioriere e illuminazione, che saranno gestiti dalla stessa ditta aggiudicatrice”. Per la raccolta di firme si e’ costituito il comitato cittadino ”No alla privatizzazione del cimitero di Piana degli Albanesi”. ”Adesso – dichiara Nicolo’ Di Fiore, a nome del comitato cittadino – consapevoli dell’appoggio di larga parte dei cittadini elettori, nell’assemblea cittadina di sabato decideremo insieme alla popolazione come portare avanti questa battaglia di civilta”’.

Fonte: ADNK

Written by:

@ Redazione

9.099 Posts

View All Posts
Follow Me :

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.