Liguria: consentiti dalla regione tempi tecnici per separazione societaria di scopo dell’attività funebre dalla pubblica assistenza

Pubblichiamo, tratta da una testata locale (gazzettadellaspezia.com), una dichiarazione del presidente della Pubblica Assistenza della Spezia:

Vista l’imminente entrata in vigore delle disposizioni della legge 15/2020 dopo le numerose proroghe, è stata avviata in questi giorni un’interlocuzione con gli uffici di Regione Liguria per condividere un percorso che consenta a Pubblica Assistenza della Spezia di continuare ad operare nell’ambito dei servizi funebri, non alterando integralmente la sua natura di Ente pubblico non economico.

Il presidente pro tempore della Pubblica Assistenza della Spezia, spiega:

“Il nostro obiettivo principale è continuare a svolgere le attività di assistenza a favore della comunità, in particolare i servizi di trasporto in emergenza e i servizi alla persona, mantenendo la nostra natura di Ente Pubblico.
È importante proseguire il nostro lavoro, crescere e sviluppare nuovi servizi, ma non possiamo farlo senza gli introiti delle onoranze funebri.
Stiamo quindi cercando di condividere un percorso con Regione Liguria, anche sfruttando alcune opportunità che la legge 33/2014 ci offre, per poter affiancare ad Asp Pa La Spezia una società di scopo a totale partecipazione pubblica che gestisca l’attività di onoranze funebri.
Per consentirci di attuare questo percorso Regione Liguria ha manifestato la volontà di concedere una proroga tecnica di tre mesi all’entrata in vigore delle disposizioni della legge 15/2020.”

La Pubblica Assistenza della Spezia ritiene dunque doveroso precisare che:

“Per il momento quindi nessun cambio di marcia e nessuna emergenza posti di lavoro, ma un impegno serio a trovare una soluzione che permetta il proseguimento delle attività e la salvaguardia della natura di Ente pubblico.
Dal Consiglio di Amministrazione di Pubblica Assistenza della Spezia arriva unanime l’appello a considerare la rilevanza delle attività svolte dall’Ente per la comunità tutta, a non strumentalizzare la tematica a fini politici e a valutare che ancora sono attesi gli esiti del ricorso al Consiglio di Stato che potrebbe, attraverso il rinvio dello stesso alla Corte Costituzionale, dichiarare la norma costituzionalmente illegittima per violazione delle norme in materia di concorrenza.”

Lascia un commento

Quando inserisci un quesito specifica sempre la REGIONE interessata, essendo diversa la normativa che si applica.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.