Consiglio Stato, Sez. V, 10 giugno 2002, n. 3213 [2]

Riferimenti: Foro amm. CDS 2002, 1438 (s.m.)

Massima:
Consiglio Stato, Sez. V, 10 giugno 2002, n. 3213
Non esiste nell’ordinamento un principio generale che autorizza le parti di rapporti giuridici privati a farsi giustizia da sè, essendo consentito il ricorso all’autotutela nei soli casi espressamente previsti dalla legge o dal contratto; pertanto, nell’ambito di una concessione del servizio di illuminazione votiva, il comportamento della concessionaria, che sia inadempiente all’obbligazione di corrispondere all’ente concedente le quote di cointeressenza, sostenendo l’inosservanza da parte del comune dell’obbligo di adeguare periodicamente le tariffe, in ragione della variazione dei costi di somministrazione dell’energia elettrica, costituisce violazione delle obbligazioni nascenti dal contratto ed è, pertanto, idoneo a fondare la pronuncia di risoluzione per inadempimento ai sensi dell’art.… ... Leggi il resto

Consiglio Stato, Sez. V, 7 febbraio 2002, n. 709

Massima:
Consiglio Stato, Sez. V, 7 febbraio 2002, n. 709
Nel caso in cui il bando di gara per la concessione del servizio di gestione della illuminazione votiva del cimitero preveda come termine per la presentazione delle offerte le ore dodici del giorno precedente a quello fissato per lo svolgimento della gara e che rimanga esclusivo rischio del mittente ogni possibile disguido dovuto a mancato o ritardato recapito, non è invocabile l’art. 36 d.P.R. 29 maggio 1982 n.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. Unica, 27 aprile 2000, n. 294

Norme correlate:
Art 33 Decreto Legislativo n. 80/1998

Massima:
Cassazione civile, Sez. Unica, 27 aprile 2000, n. 294
A norma dell’art. 33 del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 80, la controversia tra il concessionario di un pubblico servizio (nella specie dell’impianto di illuminazione votiva del cimitero comunale) e l’amministrazione, relativa alla revisione annuale delle tariffe da praticare agli utenti (nonché, nella specie, relativa al contributo di allacciamento spettante al concessionario all’atto di accensione di ogni nuovo punto luce) è devoluta alla giurisdizione del giudice amministrativo.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2000/1-f

Il Comune di …………… gestisce in proprio il servizio di luce lampade votive nel cimitero comunale e, per il pagamento di detto servizio, emette – annualmente – una fattura, e così per tutta la durata della concessione cimiteriale. Chiede quindi se sia possibile disporre, mediante norma regolamentare, che la luce votiva venga pagata in unica soluzione ed al momento della stipula e per un numero di anni pari alla durata della concessione cimiteriale. In caso di risposta affermativa domanda inoltre se sia possibile prevedere l’affrancazione della luce votiva relativa a concessioni già in essere, sia nel caso che l’utente fosse d’accordo che in caso di disaccordo.... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 10 marzo 1999, n. 238

Norme correlate:
Art 1362 Regio Decreto n. 262/1942

Massima:
Consiglio di Stato, Sez. V, 10 marzo 1999, n. 238
La dichiarazione d’avvalersi della clausola risolutiva espressa non implica di per sé, in base agli art. 1362 ss., c.c. (e, in particolare, all’art. 1366), alcuna rinuncia tacita alla volontà di recedere da un contratto di durata, precedentemente manifestata ma non attuata; è quindi, inammissibile l’impugnazione, da parte del concessionario di costruzione e gestione di un impianto di pubblica illuminazione (nella specie, dell’illuminazione votiva nel cimitero), rivolta avverso detta dichiarazione, quando egli sia rimasto inerte avverso il precedente provvedimento di recesso, ancorché non immediatamente attuato, perché già questo è idoneo a sciogliere il vincolo negoziale ed il successivo è meramente confermativo e ricognitivo della volizione manifestata e divenuta inoppugnabile.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1998/2-l

Il Comune di …….. cura la gestione di un cimitero costituito da diversi fabbricati. Tale cimitero è sovradimensionato rispetto alla popolazione residente e se i lavori di manutenzione dovessero essere finanziati attraverso le entrate del bilancio comunale (che è invece dimensionato alla popolazione residente), risulterebbero gravosi. Esso domanda quindi se è possibile, in base all’art. 92/3 del DPR 285/90, gravare le concessioni, comprese quelle poste già in essere, di un “canone annuo” vincolato ai lavori di manutenzione del cimitero stesso oppure, in alternativa, prevedere tale canone nel rinegoziare la convenzione che gestisce il servizio di illuminazione elettrica votiva.... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 16 settembre 1994, n. 996 [1]

Norme correlate:
Art 22 Legge n. 142/1990
Art 5 Legge n. 1034/1971

Riferimenti: Rass. Giur. Enel 1995; 816, Foro amm. 1994; fasc. 9, Cons. Stato 1994; I; 1220

Massima:
Consiglio di Stato, Sez. V, 16 settembre 1994, n. 996
Il servizio di illuminazione votiva all’interno di un cimitero comunale costituisce servizio pubblico locale di cui all’art. 22 della legge 8 giugno 1990 n. 142, pertanto le controversie relative ai rapporti di concessione a privati del servizio suddetto rientrano, ai sensi dell’art.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 5 febbraio 1993, n. 220

Norme correlate:
Art 22 Legge n. 1034/1971

Riferimenti: Foro amm. 1993; 406

Massima:
Consiglio di Stato, Sez. V, 5 febbraio 1993, n. 220
Nel processo amministrativo è ammissibile l’intervento da parte di enti o soggetti che vantino un interesse, anche di mero fatto, alla controversia, purchè detto interesse sia proprio dell’interveniente e sia autonomo rispetto a quello delle parti necessarie al giudizio. Deve ritenersi, quindi, ammissibile l’intervento “ad opponendum” spiegato dalla associazione nazionale esercenti impianti lampade votive elettriche, nella vertenza relativa all’affidamento di un “servizio di illuminazione votiva” ad una ditta sprovvista delle qualità professionali e tecniche da essa tutelate.… ... Leggi il resto

Risoluzione Ministero Finanze n. 450249 del 29/12/1990 – Iva. Forfettizzazione. Servizio di lampade votive nei cimiteri. Percentuale di detrazione.

Risoluzione, Ministero Finanze, 1990
Risoluzione allegata

Norme correlate:
Art 5 di Decreto Ministeriale n. 1216 del 80

Risoluzione del Ministero delle Finanze n. 450249 del 29.12.1990 Iva. Forfettizzazione. Servizio di lempade votive nei cimiteri. Percentuale di detrazione. La ditta …, concessionaria dell’illuminazione elettrica delle tombe nel cimitero di …, ha posto alla scrivente un quesito riguardante l’applicazione delle percentuali di detrazione forfettaria stabilite dalla tabella A annessa al D.L. n. 853 del 19 dicembre 1984, convertito in legge n.… ... Leggi il resto

TAR Marche, 26 luglio 1990, n. 413 [1]

Norme correlate:
Art 22 Legge n. 142/1990
Art 5 Legge n. 1034/1971

Riferimenti: Foro amm.1991; 2356

Massima:
TAR Marche, 26 luglio 1990, n. 413
Il rapporto di fatto (sia pure con la consapevolezza del comune) di gestione di servizio pubblico (illuminazione votiva cimiteriale) non assistito da atto deliberativo concessorio, esula dalla giurisprudenza esclusiva del TAR in materia di concessione di servizio pubblico, in relazione alla natura privatistica e come tale è tutelabile avanti all’a.g.o., anche per quanto riguarda le pretese indennitarie degli impianti.… ... Leggi il resto

TAR Marche, 26 luglio 1990, n. 413 [2]

Norme correlate:
Art 22 Legge n. 142/1990
Art 26 Regio Decreto n. 1054/1924

Riferimenti: Foro amm.1991; 2356

Massima:
TAR Marche, 26 luglio 1990, n. 413
Pur in assenza di un atto deliberativo di affidamento in concessione, la ditta o impresa, che, di fatto e con la inequivocabile consapevolezza del comune, abbia gestito un servizio (nella specie illuminazione votiva di cimitero comunale), è legittimata ad impugnare il mancato invito alla gara ufficiosa (a trattativa privata) e l’aggiudicazione ad altri di quello stesso servizio.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. Unite, 4 luglio 1989, n. 3203

Norme correlate:
Art 5 Legge n. 1034/1971

Massima:
Cassazione civile, Sez. Unite, 4 luglio 1989, n. 3203
Qualora il comune, al fine di provvedere all’illuminazione votiva di cimitero municipale, si avvalga di un privato, sostituendolo a sé nella titolarità e gestione delle relative attività, il rapporto, ancorché stipulato in forma contrattuale, integra concessione di pubblico servizio. Pertanto con riguardo alla controversia promossa da detto privato contro il comune, in via principale, per contestare la revoca della concessione e far valere pretese patrimoniali discendenti dall’eventuale riconoscimento della persistenza di essa, nonché, in via subordinata, per ottenere il pagamento di indennizzi e corrispettivi in caso di cessazione del rapporto, deve essere affermata la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e la giurisdizione del giudice ordinario, rispettivamente, sulla prima e sulla seconda di dette domande, in applicazione dell’art.… ... Leggi il resto