Reinumazione dopo estumulazione

Domanda

Si parla di feretri provenienti da estumulazione dopo 30 anni, per effetto del termine della concessione.
È vero che questi vanno sepolti tali e quali con zinco senza togliere la salma?

Risposta

Non è così per effetto di una norma di legge.
La sanzione, per violazione della legge, per ogni infrazione, dà adito ad una multa di 3 milioni delle vecchie lire, quindi circa 1.500 euro odierni.
Si veda art. 75, commi 1 e 2 D.P.R. 285/1990, Regolamento di polizia mortuaria nazionale.
Ogni re-inumazione si esegue in camera mortuaria, aprendo la bara di zinco (sia di resti mortali che di cadaveri al momento del decesso).
Poiché negli anni è verosimile che l’acqua piovana entri nella cassa di zinco, è opportuno forarne il fondo
La legge nulla dice in proposito, ma questa è buona pratica.
Per favorire la scheletrizzazione si possono adottare diverse soluzioni:
- addizionare sostanze biodegradanti sul resto mortale (queste funzionano solo se si è in presenza di liquidi);
- togliere il resto mortale e metterlo dentro un contenitore, in genere di legno, per riseppellirlo.
(conseguentemente il vecchio feretro con lo zinco diventa rifiuto da esumazione/estumulazione)
- togliere zinco ed imbottitura e reinumare (meglio se con sostanze enzimatiche biodegradanti) se la cassa di legno risulta ancora intatta;
- avviare a cremazione il feretro estumulato.
L’unica cosa che non si può fare è inumare il feretro tale e quale con zinco sigillato.

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