Costi operazioni cimiteriali

Domanda

Si tratta di un caso di operazione cimiteriale svolta per ottemperare al piano di rotazione alla scadenza della concessione.
Se il concessionario decide di porre i resti della salma in ossario comune a chi devono essere imputati i costi?

Risposta

Se è l'avente titolo a disporre delle spoglie mortali di un defunto (che può coincidere o meno con il concessionario), svolge specifica istanza per la raccolta dei resti mortali.
Con conseguente conservazione in manufatto di cui abbia disponibilità e/o in cui il defunto abbia titolo ad essere collocato.
In tal caso, l'onere è a carico del richiedente (e quindi il familiare).
L'ossario comune è il luogo in cui vanno riposte le ossa di coloro per i quali non vi sia richiesta di disporre la sepoltura delle relative spoglie mortali in luogo differente da esso.
Pertanto, in assenza di istanza di raccolta di ossa da parte di familiare, la collocazione di ossa (in forma indistinta) in ossario comune è operazione dovuta a fine di una concessione.
Come tale non è onerosa per il cittadino.
Questo vale sia per le esumazioni ordinarie, sia per le estumulazioni ordinarie, intendendosi per tali quelle a fine di concessione.
Circa la natura e le funzioni dell'ossario comune si rimanda all'art. 67 del D.P.R. 285/1990.

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