È quello che è successo nei cimiteri reggiani, dove persone senza scrupoli fingevano di piangere i loro cari, poi si avvicinavano agli anziani con l’unico scopo di derubarli. Le vittime principali erano le donne anziane, che venivano distratte dai commoventi ricordi degli astuti ladri poi essere private di oggetti (e danaro) che lasciavano incustoditi sopra le lapidi. La svolta investigativa è avvenuta quasi per caso e grazie alle affermazioni di un pregiudicato reggiano, convocato nella caserma dei Carabinieri perché sospettato di tali furti: “Io i cimiteri li rispetto” sono state le parole dell’indagato, che ha fornito preziose indicazioni per rintracciare i veri responsabili, due ragazzi reggiani rispettivamente di 18 e 24 anni.