[Fun.News 3546] Il funerale ora occorre pagarlo con strumenti tacciabili per poter fruire delle detrazioni

Il comma 679 dell’art. 1 della legge n. 160 del 27 dicembre 2019 (legge di bilancio 2020), ha rivoluzionato le detrazioni fiscali, tra cui quelle per spese funebri.
Ora vi è l’obbligo dei contribuenti di effettuare pagamenti tracciabili per poter fruire della detrazione fiscale sulle spese in genere per cui è prevista la detrazione del 19% sulla spesa sostenuta nell’anno d’imposta.
Diventa così obbligatorio pagare con bancomat, carta di credito, carte prepagate, assegno o bonifico una serie di spese, tra cui anche le spese funebri:

La norma che, ai soli fini della detrazione fiscale del 19%, vieta l’utilizzo del contante, richiama tutte le spese indicate nell’articolo 15 del TUIR 917/1986 e smi, ma anche quelle previste da altre disposizioni normative, per cui si tratta ad esempio di spese per:
– Interessi passivi mutui prima casa
– Intermediazioni immobiliari per abitazione principale
– Spese mediche
– Veterinarie
– Funebri
– Frequenza scuole e università
– Assicurazioni rischio morte
– Erogazioni liberali
– Iscrizione ragazzi ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi
– Affitti studenti universitari
– Canoni abitazione principale
– Addetti all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza
– Abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale

Di seguito si riporta il comma di interesse:
679. Ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, la detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19 per cento degli oneri indicati nell’articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n.917, e in altre disposizioni normative spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n.241.

Si segnala inoltre che la stessa legge di bilancio ha ridotto la cifra da considerare in detrazione fiscale del 19% per chi ha redditi oltre i 120.000 euro. L’azzera per chi ha redditi dai 240.000 euro in su. nel mezzo si applica l’interpolazione lineare.
Lo ha stabilito il comma 629 dello stesso art. 1 della legge di bilancio 2020 citata.

629. All’articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre
1986, n. 917, sono aggiunti, in fine, i seguenti commi:
« 3-bis. La detrazione di cui al presente articolo spetta:
a) per l’intero importo qualora il reddito complessivo non ecceda 120.000 euro;
b) per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 240.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 120.000 euro, qualora il reddito complessivo sia superiore a 120.000 euro.
… omissis …

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