[fun.news.035] Tutta una sorpresa il seminario di Roma del 28.9.00 sui servizi funerari

La prima delle sorprese arriva dal Direttore generale della Federgasacqua, Ing. Renato Drusiani, intervenuto al posto del Presidente Lolli, trattenuto a Venezia: per la Federazione delle imprese pubbliche se il Governo non esce in tempi rapidi con il nuovo regolamento di polizia mortuaria, occorre che siano i singoli Comuni ad introdurre le novita’ piu’ significative. Insomma una strategia di cambiamento dal basso, in piena linea con l’introduzione dei principi di sussidiarieta’ e delle prerogative conferite dal nuovo testo unico delle autonomie locali ai comuni. La dose la rincara l’assessore Pecol Cominotto di Trieste, che in rappresentanza dell’ANCI, fa una riflessione sulla necessita’ di puntare ancora a regolamenti nazionali. Meglio sarebbe, secondo Pecol, avere poche norme di principio e poi la definizione la si fa a livello locale con regolamenti adeguati. La questione dellla privativa del trasporto funebre e’ un falso problema. Scontata la posizione delle federazioni dei privati FENIOF e FEDERCOFIT, rispettivamente rappresentate da Renato Miazzolo e Ivan Melis, che con accenti diversi, hanno sostenuto la necessita’ di liberalizzare il settore funebre ( con la fine della privativa nel trasporto funebre, la separazione fra compiti istituzionali e imprenditoriali nei cimiteri, la fine dei diritti fissi nei trasporti funebri), ma anche aprire varchi nella gestione dei cimiteri e dei crematori. Sorprendente la Sen. Carulli, Sottosegretaria alla Sanita’, nel chiarire quali fossero gli ambiti dei diversi attori in gioco, Stato, regioni, Comuni e privati. Un intervento che ha rimarcato le differenze fra le due diverse filosofie che si confrontavano nel trasferimento di funzioni e sul concetto di sussidiarieta’: – una che “vede nel mercato la soluzione e la regolazione di tutti i problemi e conflitti”, l’altra – del Ministero dela sanita’ – che pensa a “diverse graduazioni nel trasferimento di funzioni fra i vari livelli di governo”. E nei fatti cio’ si traduce nella scelta di non privatizzare la gestione dei cimiteri, mentre per il trasporto funebre il regolamento non si esprime, dovendo cessare la possibilitra’ del monopolio del trasporto funebre o per volonta’ dei singoli Comuni ( situazione odierna) o per volonta’ dello Stato, con l’emanazione di specifiche norme in tal senso. Invece il regolamento interviene per regolare l’attivita’ funebre e per innovare in diversi campi, favorendo sia i processi di scheletrizzazione, che la cremazione. Separazione della gestione delle camere mortuarie degli ospedali da ogni attivita’ funebre e’ l’ultima dlle questioni sostenute dalla Sen. Carulli, che ha richiamato il compito delle Regioni a migliorare le strutture alla partenza dei funerali, ma anche per dare l’ultimo saluto al proprio caro in condizioni di dignita’. Sui tempi di emanazione nessuna data, ma ha precisato che i ritardi di emanazione sono connessi alla difficolta’ di acquisizione del parere dell’Interno, ma che gia’ si era mossa per sollecitare questo Ministero.e si augura di poter vedere accelerato l’iter. La FIC Federazione delle Societa’ di cremazione, ha lanciato l’idea di affidare a queste il compito di costituire vere e proprie autorita’ locali a difesa degli interessi cremazionisti e non solo. Per la SEFIT e per il Cispel Lazio Daniela Valentini ha orgogliosamente difeso il ruolo delle imprese pubbliche capaci di rinnovarsi ed essere competitive. Invece il Presidente della regione Lombardia On.le Roberto Formigoni, si e’ espresso a favore dell’ingresso dei privati anche in questo settore. Daniele Fogli, per la SEFIT, ha chiaramente identificato gli spazi che la nuova normativa in discussione alla Camera, di riiforma dei servizi pubblici locali, lascia pubblici e privati per i cimiteri. Per il funebre si punta ormai a societa’ di diritto privato partecipate dai Comuni, operanti in concorrenza. Nei cimiteri la gestione sara’ affidata o a SPA maggioritarie, o affidata previa gara a chi la vince, sia qiesti pubblico, privato o misto. La gestione in economia e’ invece destinata a scomparire lentamente, tranne che nei piccoli Comuni. Dal prossimo anno SEFIT invitera’ i Comuni a regolare il trasporto funebre nel proprio territorio, autorizzandone lo svolgimento a chi e’ in possesso di determinati requisiti, facendo cessare nei fatti la esclusiva. Nel contempo sara’ compito di ciascuno valutare se e in quale misura stabilire il diritto fisso a copertura dei costi istituzionali. Per la cremazione Fogli ha chiesto alle Socrem di esprimersi su cosa vogliono fare dal prossimo anno: la nuova legge non consente l’attribuzione diretta solo alle SPA maggioritarie e quindi una entrata nel capitale di queste da parte delle Socrem e’ l’unica strada possibile per chi vuole gestire i crematori, altrimenti si sottopone alle gare. Ma in ambedue i casi e’ ben difficile pensare ad essere condiderati Authority se al contempo si vuol essere anche gestori. Il seminario ha visto inoltre i contributi concreti di diverse Amministrazioni comunali ( Roma, Milano, Torino), per bocca del direttore generale del Comune di Roma Pietro Barrera, dell’Amministratore delegato di AMA Spa, del Direttore dei Servizi funerari di Milano Luigi Vigani, dell’assessore ai cimitri Torresin. Diversi modi di affrontare le questioni delle grandi citta’. Un vero peccato che non possa essere intervenuta l’On.le Vigneri, impegnata nelle stesse ore proprio come relatrice della riforma dei servizi pubblici locali che lentamente sta emergendo dal comitato ristretto per approdare nuovamente in I commissione. I piu’ ottimisti danno per approvata la riforma alla camera entro ottobre e dal senato entro dicembre. Poi ci sara’ meno di un anno per decidere cosa fare nei singoli Comuni, ma la tendenza e’ omai gia’ chiara: I Comuni regolano, indirizzano, pianificano e controllano. La gestione viene esternalizzata e chi ha imprese pubbliche cerca di valorizzarle al massimo per aumentarne il valore in vista delle vendite delle quote societarie o delle azioni in Borsa. no scenario che mette d’accordo tutti, tranne i pasdaran della liberalizzazione. Alcuni dei testi delle relazioni saranno disponibili in documentazione entro il 10 ottobre.

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