Una tomba con una Bmw. E’ questo il “regalo” che i famigliari hanno fatto per l’amato Steve Marsh, in occasione del primo anniversario della scomparsa. La foto, pubblicata dal Daily Mail e ripresa da Autoblog non è un fake. Il momento funebre, costato 50.000 sterline, è stato fatto arrivare appositamente dalla Cina per celebrare la passione di Steve per le Bmw.
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Qualche settimana fa, in Cattedrale, qui a Modena, si sono svolte le eseque solenni del giornalista Edmondo Berselli.
L’Impresa incaricata del servizio ha sfoggiato un’autofunebre esagerata e stellare, ricavata da telaio non Mercedes (troppo ordinario, ormai!) bensì MASERATI.
Le esequie di Luciano Pavarotti furono regali, queste, addirittura sono state faraoniche.
Di questo passo l’italica imprenditoria funebre busserà ai sacri cancelli di Maranello per commissionare una vettura impostata su linee e meccanica magari della 612 Scaglietti o della 599 Fiorano, magari in versione GTO (sono le due ammiraglie del Cavallino).
Il Drake non sarebbe troppo d’accordo perchè da vero spirito ottocentesco, un po’ scaramantico, non era particolarmente accline alle manifestazioni esteriori del sacro e dell’ultraterreno. Così mi ha confermato Don Sergio Mantovani, storico cappellano dei piloti, prima nella fabbrica della Ferrari, poi negli autodromi, nochè titolare della Parrocchia SS.mo Crocefisso di Santa Caterina (quartiere Crocetta, proprio dove nacque Enzo Ferrari).
Nel mondo delle corse, di per sè pericoloso, non sono ben visti i simboli religiosi, come la croce, che richiamano la morte; è un esorcismo quasi naturale.
Solo un tale faceva eccezione, dichiarandosi apertamente molto religioso: era un certo Ayrton Senna…e a tutti noi, fanatici della Formula 1 old fashion,… manca tanto.