La illusione dei cimiteri a verde

LA FELICE ILLUSIONE DEI CIMITERI ALL’INGLESE APPLICATA AL CASO ITALIANO

Le sepolture verdi in Italia non attecchiranno mai, o, almeno, nel breve/ medio periodo perche':

1. C'e' un ineludibile problema di spazio: il nostro paese e' densamente popolato, gli agglomerati urbani delle grandi citta' si estendono a perdita d'occhio, inglobando velocemente anche le localita' situate, un tempo, nella remota periferia.

2. In Italia si pratica un’agricoltura intensiva: si pensi alla campagna laziale dove si coltivano pregiati ortaggi, ai frutteti del trentino Alto Adige, ai preziosi uliveti del meridione, oppure ai campi di cereali e barbabietole da zucchero nella pianura Padana: sottrarre al settore primario della nostra economia (cioe' all’agricoltura) spazi vitali significherebbe distruggere il nostro tessuto produttivo.

3. Le estreme propaggini delle metropoli hanno ormai fagocitato anche le aree cimiteriali e la fascia di rispetto (la zona off limits tra caseggiati e padiglioni dei cimiteri) subisce una continua erosione.

4. Ormai le aree sepolcrali sono completamente fuori controllo, e rischiano un imminente collasso. Quest'espansione incontrollata ed ipertrofica e' da attribuire anche all'orgia di edilizia selvaggia che negli anni scorsi ha caratterizzato i nostri campisanti. Anche le quadre d'inumazione ormai non bastano piu' e molte amministrazioni stanno adottando la strategia della rotazione forzata per i posti salma, disponendo l'esumazione ordinaria non appena siano scaduti gli anni di sepoltura legale. Dopo anni di tumulazioni selvagge, legate alla bella favola della perpetuita' del sepolcro molte direzioni cimiteriali sono costrette a districarsi nelle spire di un paradosso sepolcrale: le salme estumulate e rinvenute ancora intatte vengono direttamente e senza troppi complimenti spedite sotto terra, perche' finalmente si consumino, data pero' l'altissima incidenza di cadaveri non mineralizzati sul numero totale di estumulazioni effettuate abbiamo la singolare sorpresa di feretri che 'valgono doppio', prima sono sepolti in nicchia muraria ed i seconda battuta finiscono inumati nella quadra riservata a spoglie incorrotte, quindi anche gli spazi previsti dai progetti di painificazione cimiteriale subiscono una profonda revisione: occorrono piu' fosse di quanto non fosse possibile prevedere.

5. Un campo di terra destinato a sepolture perpetue e' un lusso che l'Italia non puo' permettersi, noi non disponiamo delle immense prateria degli States o della verdeggiante campagna inglese. Dove smaltiremo i cadaveri: forse nel fazzoletto di terra dietro a casa, come accadeva nel medioevo?

6. Un cimitero verde ha senso solo se vissuto come un parco pienamente accessibile alla cittadinanza. Nessun italiano medio accetterebbe pero' di abitare in un appartamento le cui finestre si affaccino su di un cimitero parco. Gli immobili della zona subirebbero una drammatica svalutazione e si dovrebbero prevedere raffiche di ricorsi al T.a.r. da parte dei vicini inferociti per la scomoda presenza di un sepolcreto sotto casa.

7. C'e' un problema di inquinamento: solo particolari tipi di terreno possono accogliere feretri ed assorbire i liquami fetidi della putrefazione.

8. Bisognerebbe riqualificare tutte le aree sepolcrali, magari abbattendo e smantellando quegli orridi padiglioni post moderni che assomigliano ad alveari per cadaveri umani. Chi vorrebbe davvero accollarsi i costi di questa esosa trasformazione? i comuni? poi non lamentiamoci delle tasse in continuo aumento.

9. Si aprirebbe una guerra senza quartiere tra costruttori di cofani, famiglie, marmisti ed imprese funebri, con gravi scompensi nei delicati equilibri del nostro tormentato sistema funerario nazionale.

10. Occorrerebbe una manutenzione supplementare perche' il cimitero verde, che ha senso solo se vissuto come parte e memoria storica del tessuto urbano, deve esser un bosco sacro, non una giungla infestata da delinquenti, spacciatori e gente di malaffare.

Written by:

Carlo Ballotta

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