Andrea Cerato ammette di aver versato soldi a dipendenti comunali

Ha ammesso di aver pagato tangenti Andrea Cerato, titolare dell’impresa milanese di onoranze funebri San Siro e amministratore di fatto della societa’ Edilizia Cimiteriale, finito agli arresti domiciliari nei giorni scorsi nell’ambito dell’inchiesta sul racket dei funerali. Nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Milano, Giuseppe Vanore, l’imprenditore, arrestato assieme al padre Alcide e al fratello Massimo (anche loro ascoltati giovedì 12 febbraio 2008), ha chiarito di aver versato soldi al direttore del settore Servizi Cimiteriali del Comune di Milano, L.B, e alla funzionaria del servizio, Carla Ferrari. Alcide e Massimo Cerato, invece, hanno negato ogni addebito, sostenendo che era Andrea a tenere la contabilita’ dei versamenti. Le mazzette servivano, per il pm Grazia Colacicco, a portare a buon fine e velocizzare l’iter di pratiche per una tomba o un loculo nei vari cimiteri milanesi, e in particolare al Monumentale. I tre indagati interrogati oggi non hanno per ora chiesto alcuna revoca o conversione delle misure cautelari.

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