Al Tribunale di Pistoia si valuta l'operato di una ditta appaltatrice di servizi cimiteriali accusata di vilipendio di cadavere per salme inconsunte

Ai primi di marzo 2013 al tribunale di Pistoia inizia il processo nei confronti di una ditta che lavorava in subappalto in alcuni cimiteri e i cui operai si sarebbero macchiati, secondo l’accusa, di gravi atti nei confronti dei defunti sepolti a Montecarlo, Porcari, Villa Basilica e Lucca, oltre a qualche cimitero in provincia di Pistoia. Il legale rappresentante della ditta interessata – secondo l’accusa- avrebbe fatto eseguire ai propri dipendenti gli scavi per le fosse per seppellire i defunti ad altezze inferiori a quelle previste dal regolamento e, per non effettuare altri scavi, nel caso di esumazione di salme ancora indecomposte ne avrebbe ordinato lo smembramento e il conferimento in sacchi per i rifiuti che poi venivano seppelliti al di sotto della nuova salma da tumulare.
Sempre il legale rappresentante, con altri sei imputati, viene accusato di aver commesso vilipendio, distruzione e soppressione di cadavere ‘depezzando’ — tagliando cioè con l’uso di tenaglie e colpi di pala — corpi esumati nonché di conferire in sacchi di plastica cadaveri a pezzi, non decomposti e appartenenti a persone decedute e sepolte nei cimiteri da più di dieci anni. In ogni caso si trattava sempre di salme ‘non schelettrizzate’ che venivano interrate avvolte nei sacchi, nella zona sottostante (circa 50 centimetri) alle bare delle salme sepolte negli anni compresi tra il 2004 e il 2007. Secondo l’accusa a tutto questo si aggiungerebbe l’aggravante di aver commesso la soppressione e l’occultamento al fine di celare il vilipendio e il depezzamento dei cadaveri e per porre in essere la frode nella fornitura del servizio. Tutte le persone coinvolte sono residenti tra Lucca e la Valdinievole.

Il sindaco del Comune di Porcari ha diffuso, in proposito la seguente nota dove precisa la posizione della sua amministrazione sulla vicenda.

Ci è stato notificato in data 10.01.2013 dal Tribunale di Pistoia, in qualità di parte offesa, – scrive Baccini – il procedimento penale con richiesta di rinvio a giudizio a carico delle persone imputate così come apparso negli articoli di stampa. Ci siamo immediatamente attivati convocando l’impresa appaltatrice del servizio per i dovuti chiarimenti, e chiedendo altresì un immediato parere legale allo Studio Merusi – Toscano di Pisa sugli eventuali atti da adottare a tutela dell’Ente. E’ stato inoltre affidato all’Avv. Ernesto Rinaldi del Foro di Lucca l’incarico di difensore di fiducia dell’ Ente, considerato negli atti giudiziari quale parte offesa, ai fini dell’eventuale costituzione di parte civile”.

“Nello specifico dei fatti – continua Baccini – teniamo a precisare comunque quanto segue: Tutte le operazioni di estumulazione effettuate nei Cimiteri del Comune di Porcari sono sempre state rigorosamente eseguite – e lo sono tuttora – alla presenza del Medico legale della Asl 2 e dei familiari, qualora gli stessi abbiano manifestato la volontà di essere presenti. Tutto questo in ottemperanza al vigente Regolamento di polizia mortuaria”.

“E’ appena il caso di aggiungere – conclude il sindaco – che dalla documentazione trasmessa dal Tribunale di Pistoia e dagli accertamenti effettuati dalla polizia giudiziaria esclusivamente nei cimiteri di quella Provincia, consistenti in esumazione di salme e acquisizione di documenti, riteniamo di poter rassicurare i nostri cittadini che le operazioni contestate non riguardano assolutamente i Cimiteri del nostro paese. E’ del tutto evidente comunque che l’Amministrazione comunale, alla luce dei prossimi sviluppi processuali ed in stretto contatto con i propri legali, adotterà ogni successivo provvedimento necessario a garantire come sempre il corretto funzionamento del servizio e a difendere con forza la propria immagine ed onorabilità”.

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