Recupero vecchie concessioni cimiteriali perpetue

Domanda
Il Comune per il quale lavoro – sono un impiegato tecnico che si occupa anche della gestione cimiteriale – mi ha incaricato di verificare le modalità e le procedure per poter ritornare in possesso delle sepolture “perpetue” vista la attuale grave carenza di loculi.
Avete la possibilità di fornirmi qualche indicazione che mi consenta di attivare un percorso procedurale in tal senso?


Risposta:
Sicuramente occorre disporre di un testo adeguato di regolamento di polizia mortuaria comunale, schemi di atti deliberativi, ricerche approfondite sulla intestazione delle concessioni, pubblicazioni e ricerche presso anche altri Enti Locali, ecc.).
Comunque il Comune ha due strade da percorrere, se agisce caso per caso.
1) la decadenza della concessione, quando c’è una inadempienza dei patti contrattuali, che occorre provare, come l’abbandono della tomba;
2) la revoca della concessione, quando sussistono motivi di interesse pubblico prevalenti.
Essa è un istituto che corrisponde all’espropriazione per pubblica utilità nel caso di proprietà privata.
In via massiva e agendo sempre con deliberazioni motivate, vi è una recente giurisprudenza che ammette la interruzione della concessione perpetua.
Ma ciò non significa disporre delle sepolture in tempi brevi. Significa solo interrompere la perpetuità e, comunque, non è giurisprudenza consolidata.
Esiste anche la strada seguita da alcune Amministrazioni di procedere a requisire dei manufatti vuoti. Ma c’è stato qualche contenzioso.
Infine sussiste la strada della ordinanza contingibile ed urgente del sindaco del suo comune.
Questa soluzione però necessita di valutazione attenta della situazione cimiteriale del Comune e di specifiche condizioni stabilite per questi casi.

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