Quesito pubblicato su ISF2001/4-h

Ci vengono posti dall’Ufficio di polizia mortuaria del Comune di … i seguenti quesiti: – Come si deve comportare un operatore nel momento in cui gli viene richiesta l’effettuazione di una estumulazione ordinaria da parte di un familiare che necessita del loculo per un funerale? – È necessaria la presenza dell’ASL durante l’operazione per poter decidere se ridurre o meno i resti in cassetta ossario? – Tenendo presente i tempi ristretti e che quasi mai l’ASL è disponibile nel giro delle 24 ore e che il regolamento prevede un parere dell’ASL per eseguire tale operazione, è possibile collocare la salma da estumulare in un deposito? E dopo quanti tempo l’ASL deve provvedere per verificare se eseguire o no tale operazione?

Risposta:
L’esecuzione di operazioni cimiteriali è consentita esclusivamente al gestore del servizio cimiteriale. Trattandosi di servizio pubblico locale, questo può essere svolto in una delle forme consentite dall’articolo 113 del D.Lgs. 267/2000. Non è quindi materia di impresa funebre, la quale normalmente oltre ad effettuare il trasporto funebre e la fornitura della bara e di altri servizi di onoranze funebre, assume mandato dalla famiglia di svolgere in nome e per conto le pratiche che altrimenti dovrebbe provvedere il familiare ad eseguire. Per la estumulazione di una salma occorre il verificarsi di 3 specifiche circostanze: a) assenso degli aventi titolo all’effettuazione dell’operazione (vedovo/vedova; tutti i figli se manca il coniuge superstite); b) assenza di disposizioni contrarie del de cuius o del fondatore del sepolcro (in pratica occorre accertare che la salma possa essere estumulata, in quanto possono esservi agli atti del comune o sul contratto di concessione degli obblighi a mantenere la salma nel sepolcro fino alla scadenza della concessione); c) titolo al trasferimento della salma (se ancora tale) o delle ossa (se è possibile la riduzione in resti) nel luogo di nuova sepoltura. Sulla base dell’accertamento di quanto sopra, su istanza degli aventi titolo, il comune concede l’autorizzazione alla estumulazione, stabilendo giorno e ora dell’operazione. Alla operazione deve infatti assistere sia il custode cimiteriale (chi deve verificare che la tomba oggetto delle operazioni sia quella corretta, che la salma sia proprio quella, eventualmente effettuare anche le operazioni materiali di apertura della tomba, estrazione del feretro, apertura dello stesso, ecc.), sia un operatore della locale ASL (che deve invece valutare se il feretro presenta le condizioni di legge – stagno per lo zinco ancora efficiente e resistente al peso per il trasporto- se da avviare a tumulazione in altro sepolcro, oppure se la salma è riducibile in resti ossei o se è invece inconsunta). A seconda delle condizioni trovate (ossa, salma inconsunta, cadavere da trasferire) devono essere utilizzati sistemi di contenimento e trasporto adeguati, secondo le specifiche di legge, se si decide di effettuare ancora il trasporto. È d’uso emanare una ordinanza del sindaco che regoli esumazioni ed estumulazioni, in cui siano specificati anche i criteri da seguire nei diversi casi che si possono presentare (in genere si fa riferimento alla circolare Min. Sanità n.10/1998), sentita l’ASL competente. Può essere delegata a personale del comune (in genere al responsabile del servizio di custodia) la funzione specifica svolta dalla ASL, purché ciò risulti da una delega scritta. Se invece l’ASL non delega il servizio, è tenuta a svolgerlo nei modi stabiliti nell’ordinanza citata. Se viene stabilito un giorno ed un orario e a quel giorno e ora non si presenta l’operatore dell’ASL, il custode del cimitero è tenuto a mantenere fermo lo stato di fatto e a fare rapporto per via gerarchica al sindaco, il quale chiede le motivazioni della assenza all’ASL e se non vengono addotte o se sono irrilevanti procede all’applicazione delle sanzioni di cui all’articolo 107 del DPR 285/90 salvo che il fatto non dia adito ad applicazione di fattispecie penalmente rilevanti. È comunque prassi comune che vengano predeterminati giorni e orari della settimana nei quali svolgere dette operazioni di estumulazione. Laddove si sia in presenza di funerale, questo è uno dei casi in cui generalmente sussiste una delega dell’ASL al custode del cimitero. Si noti che la funzione di custode del cimitero è di incaricato di pubblico servizio. La norma di riferimento è data dal capo XVII del DPR 285/90, eventualmente integrata dal regolamento comunale e/o da ordinanza del Sindaco.

Norme correlate:
Art capo17 di Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 90
Art capo22 di

Riferimenti:
Circolare allegata

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