Domanda
Tizio, sposato con Caia (seconde nozze), acquista una concessione per la costruzione della sua cappella gentilizia nel suo paese in CAMPANIA.
Tizio muore e si procede alla tumulazione nella sua cappella. Caia muore e viene tumulata nel suo paese originario.
1) Caia, dopo la morte, continua a preservare il suo diritto ad essere tumulata nella cappella gentilizia di Tizio?
I suoi eredi, ad esempio, potrebbero richiedere la tumulazione nella cappella di Tizio?
2) Chi sono gli aventi diritto alla tumulazione nella cappella gentilizia di Tizio?
Se ho ben capito il diritto alla tumulazione è un diritto inalienabile dei discendenti di sangue (figli) e dei rispettivi coniugi.
Esso non si estende ai nipoti. Mentre la concessione si eredita come un qualsiasi bene, ma essa riguarda essenzialmente il “mantenimento” della cappella.
Risposta
Il diritto di essere tumulati in una tomba è generalmente regolato dal titolo di concessione cimiteriale e dal regolamento di polizia mortuaria del comune in cui si trova.In assenza di disposizioni specifiche, si applicano i principi generali del diritto cimiteriale.
In risposta alla prima domanda
Se il titolo di concessione (o il regolamento di polizia mortuaria comunale) prevedeva la possibilità di tumulazione del coniuge nella tomba, in linea di principio Caia poteva essere tumulata nella cappella di Tizio.
Tuttavia, dopo la tumulazione in altro luogo, la possibilità di traslazione dipende da una richiesta dei familiari di Caia aventi diritto e dal consenso dei familiari di Tizio aventi diritto alla sepoltura nella cappella di Tizio.
Se vi è opposizione, la decisione finale spetta al Comune e alle autorità competenti, che valutano gli atti.
Il diritto di essere tumulati in una tomba è generalmente regolato dal titolo di concessione cimiteriale e dal regolamento di polizia mortuaria del comune in cui si trova.
In assenza di disposizioni specifiche, si applicano i principi generali del diritto cimiteriale.
In risposta al secondo quesito
Chi ha diritto di essere sepolto nella cappella di Tizio?
Se non indicato in modo diverso dal fondatore e nei limiti di capienza del sepolcro, ne hanno diritto il coniuge e i parenti diretti del fondatore in linea di sangue.
Ovvero figli e genitori e a seguire i parenti di grado più vicino al fondatore, in linea retta.
Ma molto dipende da come si formula l’atto di concessione o cosa prevede il regolamento di polizia mortuaria comunale.
Ad es. in taluni regolamenti si estende il diritto di sepoltura alla famiglia del fondatore (o del subentrato nella intestazione della concessione).
Inoltre, in diversi casi, si limita la famiglia in termini di gradi dall’intestatario.
Talora si considerano famiglia espressamente, oltre ai figli e agli ascendenti diretti, anche le mogli dei figli.
In altri casi si considerano famiglia del fondatore anche i fratelli dello stesso e le mogli dei fratelli.
Occorre verificare esattamente quanto presente negli atti concessori e nel regolamento di polizia mortuaria comunale.
Poi, alla fine, conta chi muore prima tra coloro con diritto di sepoltura: il posto nella tomba spetta a chi, tra gli aventi diritto, muore prima.
Fermo restando che non sussistano atti di riserva sui posti individuati dal fondatore o da successive scritture private tra i membri della famiglia.
Concludendo, il diritto alla tumulazione in una tomba è personale e familiare.
Esso non va ceduto e segue esclusivamente i vincoli di sangue e affinità, in base alle regole locali.
Fermo restando il volere del fondatore sull’ingresso nel sepolcro e seguendo il criterio che “chi prima muore prima viene sepolto”.
Il diritto di essere tumulati in una tomba è generalmente regolato dal titolo di concessione cimiteriale e dal regolamento di polizia mortuaria del comune in cui si trova.
In assenza di disposizioni specifiche, si applicano i principi generali del diritto cimiteriale.
Circa gli aspetti ereditari
Se stiamo parlando di concessione d’uso di una cappella costruita dal gestore del cimitero, non c’è trasferimento di proprietà alla morte dell’originario concessionario, ma un subentro nella intestazione della concessione da parte degli eredi che lo accettano.
Conseguentemente, per diversi esperti del settore, il diritto di ingresso nella sepoltura si estende ai familiari dei nuovi intestatari subentrati, in maniera scorrevole.
Se, invece, stiamo parlando di concessione d’area su cui insiste la cappella del fondatore, il soprassuolo è patrimonio che può essere ereditato e con esso i doveri manutentori.
Gli eredi che intendano disporre della cappella devono quindi subentrare non solo nel patrimonio, ma pure nella intestazione della concessione di area.
- del: 2025 su: Concessioni cimiteriali e diritti di sepolcro per: Italia Tag: jus sepulchri in: funerali.org Norma: DPR 285/1990