[Fun.News 3461] Una ricerca di facile.it sul prezzo effettivo dei funerali e sulla necessità di prestito per pagarli

Di seguito pubblichiamo integralmente la notizia stampa proveniente dal noto sito www.facile.it che ha commissionato una ricerca a mUp Research in collaborazione con Norstat su un campione rappresentativo della popolazione nazionale. Ne scaturisce un quadro che come minimo deve far riflettere il legislatore che si appresta a rivedere la normativa del settore funerario.
Difatti ben 3,2 milioni di italiani avrebbero chiesto un prestito per pagare le spese funebri.
Non solo: la spesa media per un funerale non è dell’ordine degli attuali 1.550 euro, riconosciuto come spese funebri detraibili, bensì di circa 2 volte.

Il testo del comunicato, reperibile al link facile.it, è riportato di seguito.

Affrontare un lutto richiede un impegno importante, non solo in termini emotivi, ma anche organizzativi ed economici tanto che, secondo l’indagine realizzata per Facile.it  mUp Research in collaborazione con Norstat, su un campione rappresentativo della popolazione nazionale, 3,2 milioni di italiani per sostenere i costi della cerimonia funebre hanno dovuto far ricorso ad un prestito.
Fra chi ha risposto all’indagine, la spesa media per i costi del funerale di cui sono stati economicamente responsabili è stata pari a poco più di 3.180 euro, anche se quasi l’8% degli intervistati ha dichiarato di aver speso oltre 6.000 euro.
Il valore cambia sensibilmente a seconda dell’area geografica;
gli importi più alti sono stati registrati nelle regioni del Nord Ovest, dove in media si sono spesi 3.422 euro, e in quelle del Nord Est (3.298 euro), mentre cifre ben più contenute sono state rilevate nel Centro Italia (3.066 euro) e al Meridione (3.026 euro).
Ma con quale denaro è stato saldato il conto della cerimonia?
Nelle regioni del Centro Italia nel 72% dei casi il rito funebre è stato pagato con risparmi personali, mentre il ricorso al denaro lasciato dal defunto è stato maggiore nelle aree del Nord Ovest (46,3%); la richiesta di un prestito, invece, è stata superiore nelle regioni del Meridione, aree dove ben il 16,1% dei rispondenti ha ammesso di aver chiesto aiuto ad un terzo per saldare i costi del funerale; nel 9,6% dei casi sono ricorsi ad una società di credito, nell’8,2% ad un amico/parente.
A livello nazionale, interessante notare come a chiedere un finanziamento ad una società di credito siano state, in misura maggiore, le donne (8,5% contro il 6,5% del campione maschile), mentre se si guarda alla fascia anagrafica non sorprende vedere come siano stati in particolare i giovani con età compresa tra i 18 e i 24 anni a dover chiedere un prestito per far fronte alle spese funebri (23,4%).
Indipendentemente dal fatto che si sia ricorsi o meno ad un finanziamento, fra quelli che hanno sostenuto le spese della cerimonia, quasi un rispondente su 5 (19,4%) ha comunque scelto di dilazionare il pagamento; al Sud e nelle Isole lo hanno fatto addirittura il 22,3% degli intervistati.
Guardando più da vicino alle tempistiche emerge che, a livello nazionale, il 13,1% è riuscito a saldare in un anno (percentuale che sale al 15,5% al Meridione), mentre per il 6% degli intervistati sono stati necessari dai 2 ai 5 anni per finire di pagare il conto.
E se dovessero affrontare oggi i costi legati ad una cerimonia funebre, come lo farebbero?
Quasi 1 rispondente su 3 (29,3%), pari a 7,6 milioni di italiani, ha dichiarato che potrebbe chiedere un prestito per saldare il conto, percentuale più che doppia rispetto a chi, in passato, ha già affrontato questo tipo di spesa.

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