La tradizionale veglia del defunto in Puglia viene messa in discussione dalla interpretazione data dalla Avvocatura della regione Puglia sulle caratteristiche che deve avere il luogo in cui si effettua la osservazione del cadavere.
In sostanza il luogo di culto (la chiesa) è ammessa, ma occorre che in essa siano garantite le condizioni previste dai requisiti minimi sanciti dal DPR 14 gennaio 1997 (per cui occorrono una serie considerevole di servizi e di apparecchiature tecnologiche capaci ad es. di garantire ricambi d’aria in misura adeguata, una certa temperatura, ecc.).
Questo determinerà un aumento della necessità di strutture dedicate (case funerarie) nei vari Comuni.
Non vi saranno deroghe temporali, ammette un rappresentante dell’avvocatura regionale, ma semplicemente tolleranza in quei comuni dove sono in corso di realizzazione case funerarie.
Già però in Consiglio regionale pugliese alcuni esponenti politici stanno riflettendo se non sia il caso di rendere meno pesanti per le chiese i requisiti igienico sanitari per svolgervi le veglie.
Il testo del pronunciamento è reperibile nell’area Normativa del sito www.funerali.org
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