[Fun.News 2423] Più difficile non abbattere opere abusive

Il Consiglio di Stato con sentenza 9 aprile 2013, n. 1912 ha riformato la sentenza del Tar che accoglieva le doglianze del ricorrente cui il Comune aveva negato la possibilità di evitare la demolizione dell’opera abusiva pagando una sanzione pecuniaria, poiché i lavori di demolizione sarebbero stati eccessivamente onerosi. Nel riformare quanto deciso dal Tar, il Consiglio di Stato ha precisato che l’articolo 34, Dpr 380/2001 prevede l’applicazione della sanzione pecuniaria solo nel caso in cui sia “oggettivamente impossibile” procedere alla demolizione, ad esempio quando risulti che la demolizione, per le sue conseguenze materiali, inciderebbe sulla stabilità dell’edificio nel suo complesso, escludendo pertanto i casi di eccessiva onerosità dei lavori. Altrimenti si aprirebbe la strada a una sorta di “condono mascherato” fuori dalle intenzioni del Legislatore.

E pertanto l’applicazione della sanzione pecuniaria in luogo della demolizione dell’opera abusiva si ha soltanto quando la demolizione sia “oggettivamente impossibile” con esclusione di tutti i casi in cui i lavori di demolizione siano eccessivamente onerosi.

Lascia un commento

Quando inserisci un quesito specifica sempre la REGIONE interessata, essendo diversa la normativa che si applica.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.