Le polemiche ad Alassio per la costruzione anche di un crematorio

Veniamo a conoscenza delle seguenti dichiarazioni del Sindaco di Alassio, dopo le polemiche sulla realizzazione di un crematorio in quella città balneare alimentate da chi pensa a file di autofunebri che portano bare a cremare ad Alassio, sconvolgendo la tranquilla pace di residenti e turisti, che di seguito pubblichiamo:

“In merito al dibattito che in questi giorni occupa le pagine dei giornali e i siti web in merito al progetto di una nuova area a servizi presso il cimitero capoluogo che comprende anche un forno crematorio occorre fare un po’ di chiarezza. A settembre è stata avanzata da soggetti privati di propria iniziativa una proposta progettuale per la costruzione nell’ambito delle aree scoperte del plesso nuovo del cimitero dove non ci sono abitazioni e l’accessibilità è garantita dalla viabilità interna di una nuova piastra servizi costituita da: realizzazione di locali tecnologici per il forno di cremazione e locali di servizio; locale ad uso della sala del commiato e di ricevimento; locale ufficio amministrativo; locale per celle frigo; servizi igienici ad uso pubblico e privato; aree esterne di accoglienza feretri e pubblico; zona spargimento ceneri”. La precisazione (apparsa in mero stile 2.0 su Facebook) è del sindaco di Alassio Roberto Avogadro.
“Inoltre all’amministrazione comunale verranno realizzate a costo zero altre opere di indubbia utilità: restauro del cimitero degli “Inglesi”; modifica della viabilità di accesso al plesso cimiteriale su via Valbona. Un canone annuo di 10.000 euro che verranno utilizzati dall’amministrazione comunale per la manutenzione del cimitero liberando risorse dal bilancio comunale per altri scopi.Tariffe agevolate e priorità ai residenti (si pensi che ben 60 concittadini hanno scelto la cremazione nell’anno scorso)”.
“L’investimento privato (quindi nessun costo per l’amministrazione comunale) è di 1.620.000 euro. L’amministrazione comunale ha esaminato questa proposta privata con l’attenzione che si deve ad un imprenditore che voglia investire in città e che in prospettiva fornisca un servizio di pubblica utilità e assunzione di personale. Questo è l’approccio politico della Giunta comunale” aggiunge ancora Avogadro.
“Ovviamente, oltre all’approccio dell’investimento e delle future assunzioni, vi è quello tecnico quindi: fattibilità ambientale, tecnico e paesaggistico che come vuole la Legge è demandata alla Conferenza dei Servizi che vede coinvolte ben 14 amministrazioni pubbliche. Tra queste amministrazioni che devono ancora esaminare il progetto vi sono anche le amministrazioni che tutelano la sanità pubblica (Azienda Sanitaria Locale e Azienda per la protezione dell’ambiente della Liguria) e naturalmente la Provincia che dovrà autorizzare l’immissione in atmosfera dei fumi. Quindi la Giunta non può che rimettersi alle valutazioni tecniche degli esperti che siedono nella conferenza dei servizi. Inoltre siamo all’inizio della procedura di finanza di progetto”.
“La proposta qualora approvata dalla conferenza dei servizi dovrà essere messa in gara pubblica, nel bando daremo massima attenzione alla funzionalità ambientale ad emissioni zero quale miglioria della proposta presentata. L’attuale proposta prevede un solo forno crematorio le cui potenzialità sono di quattro salme al giorno e comunque dagli studi del settore l’infrastruttura non supererà le 500 salme all’anno che in un anno sono meno di due al giorno” conclude Avogadro.

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