Senigallia: monta la protesta per un project financing cimiteriale

Riceviamo notizia per la pubblicazione della avversione di due parti politiche di senigallia, che intendono convincere la maggioranza che governa la città di respingere la proposta di una “finanza di progetto”, giunta al Comune ormai da tempo e a cui l’Amministrazione dovrà per legge dare una risposta. Si tratta della proposta di progetto di due ditte di Catania e una di Roma, il cui titolare è sempre di Catania, che intendono riunirsi in ATI – associazione temporanea di imprese -, per procedere a costruire e gestire servizi cimiteriali in Senigallia, attraverso un “project financing” (finanza di progetto) per l’ampliamento e la gestione dei cimiteri di Senigallia, Montignano e Roncitelli. Se tale proposta dovesse essere accettata dalla Giunta Municipale di Senigallia, partirebbe la gara per la realizzazione del progetto. Ci contesta il project financing sono: Luigi Rebecchini (capogruppo gruppo Misto) e Paolo Battisti (capogruppo gruppo Partecipazione).

Queste parti politiche si diciarano avverse alla cosiddetta privatizzazione cimiteriale, determinata dalla delega al privato dell’ampliamento e la gestione di questo servizio con un importo da impiegare di oltre 19 milioni in cambio di 30 anni di gestione. Secondo i due politici locali “nessuno fa niente per niente; un privato investe solo per trarne un tornaconto, e con l’intervento esterno di capitali extra comunali, i profitti che gli investitori realizzeranno saranno tutti a carico dei cittadini, con un aumento certo ed esagerato dei costi. Inoltre la privatizzazione costringerà a corrispondere l’Iva sui servizi cimiteriali, che attualmente i cittadini non pagano, essendo il servizio gestito dal Comune.”

La lettera aperta scritta dai due politici si conclude con un appello “Vogliamo quindi augurarci che l’amministrazione rispedisca al mittente la lettera e il plico ricevuto e gestisca al meglio le ditte che attualmente lavorano per conto dell’amministrazione e sotto il controllo della stessa, per un servizio sempre più adeguato. Visto anche che lo stesso servizio è in attivo nel bilancio del Comune, per cui non c’è nessuna motivazione logica e fondata per privatizzare.”

Ma il problema rimane: difatti l’assurdo è che anche in campo cimietriale i Comuni sono bloccati dalle norme capestro del Patto di Stabilità e quindi sono impossibilitati sia a investire per costruire loculi, sia ad avere risorse e personale per gestire le operazioni cimiteriali. Un assurdo! E in questo ci sguazza chi propone project financing.

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