Polemiche di bassa lega per l'area islamica al cimitero di Bolzano

Polemica sulla scelta del Comune di Bolzano che riserva al cimitero uno spazio per le sepolture di rito islamico, ottenendo anche il placet della Diocesi.

Contraria la Lega Nord Sudtirol : «La Diocesi dimentica cosa accade nel mondo ai cimiteri cristiani negli stessi paesi da cui provengono molte delle persone che otterranno una religiosa e islamica sepoltura nella nostra città».
Replica il Sindaco di Bolzano , Luigi Spagnolli, «E’ un segno di grande civiltà e di reciproco rispetto. L’istituzione di un campo per le sepolture islamiche è prevista dal piano regolatore cimiteriale adottato dal Comune nel 2007, in analogia con quelli già esistenti per i cittadini di fede evangelica ed ebraica.

Dopo un confronto con il Comitato Islamico Bolzano, con la mediazione della Consulta immigrati comunale, è stato definito il testo di una convenzione che dovrà essere approvata dal consiglio comunale.

«Il risultato raggiunto è frutto di un buon compromesso tra le parti» osserva il sindaco. Il campo individuato per le sepolture islamiche ha un’ampiezza di circa 430 metri quadrati, tale da poter contenere circa un centinaio di fosse.

In base all’accordo, la sepoltura avverrà secondo le regole della religione islamica, ma nel pieno rispetto delle normative vigenti nei cimiteri italiani.

«L’attacco della Lega Nord al Comune e alla diocesi è grottesco e completamente infondato». Lo afferma il consigliere comunale di Sinistra ecologia libertà, Guido Margheri. «L’area sarà gestita mediante una normalissima convenzione con le associazioni islamiche e dovrà sottostare a normali prescizioni e oneri» aggiunge Margheri, ricordando che «sono decine e decine le città in Italia e in Europa, a cominciare dalle vicine Trento e Innsbruck, che hanno fatto scelte analoghe». «Nell’esprimere piena solidarietà al vescovo Ivo Muser e all’assessore Kofler Peintner, invitiamo tutti a isolare le provocazioni e operare per costruire nei prossimi giorni una larga condivisione in relazione ad una scelta di elementare civiltà» conclude l’esponente di Sel.

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  1. Il trasporto funebre di cadavere deve avvenire a feretro chiuso e sigillato, ex Art. 30 DPR n.285/1990 e laddove occorra esso sarà confezionato con la doppia cassa lignea e metallica o solo lignea purchè dotata di dispositivo plastico ex Art. 31 DPR n.285/1990 sostitutivo del cofano d zinco, così afferma anche la circolare ministeriale n.10/1998. I fedeli musulmani, per precetto coranico, debbono esser inumati nella nuda terra quindi si ricorrerà, quando possibile ad una bara di solo legno, magari foderata all’interno con materassino e lenzuolino contenitivo cosparso assorbente, così da trattenere possibili percolazioni cadaveriche, anche se la tolettatura mortuaria nel rituale islamico prevede già la tamponatura degli orefizi corporei. Le comunità musulmane, almeno quelle più moderate e responsabili, di solito accettano di buon grado di conformarsi alla normativa italiana, magari preferendo rimpatriare la salma nel Paese d’origine dove è garantito il rispetto del procollo esequale elaborato dalla tradizione islamica e dalla giurisprudenza coranica, tuttavia per personalizzare maggiormente il servizio funebre (dopo tutto “questi” pagano e non badano a spese purchè il defunto abbia degna sepoltura religiosa) perchè non adottare per il solo trasporto una bara con un asse estraibile sul fondo, una volta giunti in cimitero la si rimuove, senza così dover rompere i sigilli del coperchio o movimentare direttamente il cadavere ed il problema è risolto. Credo proprio che le imprese funebri sarebbero contentissime di assecondare questo legittimo desiderio dei dolenti.

  2. No,no. Se gli italiani hanno l’obbligo della bara, non si vede perché gli islamici debbano usare il solo sudario. Devono conformarsi anche loro alle nostre regole. E poi, una pompe funebri interpellata mi ha detto che è obbligatorio in ogni caso il trasporto con la bara, per cui togliere il corpo avvolto nel lenzuolo al cimitero è un aggravio e non una semplificazione.

  3. Oddio…senza “tifare” il presunto partito del privilegio islamico (io, personalmente sono cattolico-praticante e non mi garbano più di tanto certo oltranzismi integralisti) si potrebbe esser più possibilisti in merito a qualche concessione in più da accordare ai fedeli musulmani all’atto della sepoltura rituale, oltre allo scavo delle fossa con orientamento rivolto a La Mecca.
    C’è un paragrafo molto interessante e, quasi mai citato, nella Circolare Ministeriale 31 luglio 1998 n. 10 che sarebbe bene recepire nel regolamento municipale di polizia mortuaria: esso prevede: a) sepoltura del corpo avvolto in solo lenzulo purchè di tessuto naturale e biodegradabile in analogia con l’Art. 75 comma 1 DPR n.285/1990; b) concessione a titolo oneroso di reparto cimiteriale per la durata di 99 anni, salvo implicita possibilità di rinnovo, così da coniugare l’esigenza religiosa della perpetuità delle inumazioni con la Legge Italiana che con il DPR n.803/1975 ha da già oltre 36 anni (ossia dal 10 febbraio 1976) abrogato l’istituto della concessione a tempo indeterminato.
    Ad oggi le organizzazioni confessionali islamiche, a differenza delle comunità ebraiche (Legge 8 marzo 1989 n.101) pur avendo richiesto il riconoscimento della personalità giuridica necessaria per sottoscrivere gli atti di concessione cimiteriale, non hanno ancora stipulato intese con lo Stato Italiano.

  4. E’ stato approvato con i voti della maggioranza ma si devono rispettare i regolamenti vigenti del Cimitero di Bolzano. Unica concessione di esssere sepolti con il volto posto verso la Mecca. Bara di legno, riesumazione etc. Pieno rispetto delle leggi vigenti.

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