La mortalità del 2006 è nella media decennale, anche se inferiore a quella del 2005

L’ISTAT ha comunicato il bilancio demografico nazionale per il 2006.
Al 31 dicembre 2006 in Italia la popolazione complessiva risulta pari a 59.131.287 unità, mentre alla stessa data del 2005 ammontava a 58.751.711.
Pertanto il valor medio è pari a 58.941.499. La mortalità nel 2006 è su valori medi degli ultimi 10 anni.
Nel 2006 si sono registrati 557.892 decessi, con un tasso grezzo di mortalità pari a circa il 9,5 per mille. Il numero di decessi nel 2006 è leggermente inferiore a quello dell’anno precedente (- 9.412).
Il tasso di mortalità è più elevato nelle regioni a più forte invecchiamento: Liguria, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia e Emilia-Romagna presentano tassi di mortalità superiori alla media nazionale (9,47 per mille).
A queste si aggiungono tutte le regioni del Centro, con la sola eccezione del Lazio (9,1 per mille), dove il tasso di mortalità è inferiore alla media nazionale.
Tra le regioni del Mezzogiorno, solo il Molise e la Basilicata presentano un tasso di mortalità (rispettivamente 11,2 e 9,6) più elevato della media nazionale. Le altre regioni, “più giovani”, fanno registrare tutte valori inferiori al 9,5 per mille.
Al contrario di quanto avviene per la natalità, per la mortalità il peso degli stranieri risulta irrilevante, a causa della composizione per età particolarmente giovane rispetto alla popolazione italiana.

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